Finge di essere una dottoressa e rapisce un neonato in ospedale

Si è finta dottoressa per togliere un neonato dalle braccia dei genitori e tentare, con la scusa di dover realizzare alcune analisi,...

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Si è finta dottoressa per togliere un neonato dalle braccia dei genitori e tentare, con la scusa di dover realizzare alcune analisi, di rapire il bebè, ma è stata bloccata dopo la fuga dall'ospedale. Una donna di 35 anni è stata arrestata ieri dopo essersi introdotta clandestinamente nel reparto di maternità dell'ospedale di Guadalajara, in Spagna.




La vicenda è raccontata da 20minutos.es: la donna arrestata, da tempo affetta da depressione dopo aver perso un figlio a pochi mesi di vita, si era finta una pediatra e, una volta entrata nella stanza dove si trovavano i due neo-genitori, ha tentato di rapire il piccolo nato da pochi giorni. Il rapimento è avvenuto poco dopo mezzogiorno e, dopo una attesa insolitamente lunga, la mamma e il papà del neonato hanno chiesto spiegazioni ai medici, che hanno dato immediatamente l'allarme.

La polizia, grazie anche alla segnalazione decisiva del proprietario di una farmacia di Cabanillas del Campo, località distante pochi chilometri dall'ospedale del capoluogo. La donna, infatti, era passata proprio lì, chiedendo latte in polvere e informazioni su tutto ciò che serviva ad un bimbo così piccolo. L'eccessivo nervosismo aveva insospettito il farmacista, che aveva già ricevuto l'allarme diramato dalla polizia.


Giunti sul posto, gli agenti hanno avuto una preziosa indicazione anche da un vicino della donna, trovata in casa insieme al neonato. Alla vista dei poliziotti, la donna è esplosa in un pianto a dirotto e ha tentato di negare ogni accusa, ma l'identificazione numerica del cordone ombelicale non lasciava dubbi: si trattava proprio del bebè strappato con l'inganno alle braccia dei genitori. Alla fine, il piccolo è stato recuperato dal papà proprio in casa della donna, che è stata arrestata e denunciata. «Una vicenda drammatica, ma fortunatamente per i due genitori si è conclusa con un lieto fine» - ha spiegato José Arroyo, commissario di polizia - «Non possiamo che ringraziare i cittadini che hanno collaborato attivamente per risalire alla responsabile del rapimento: se la città è sicura, il merito è anche loro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero