Covid, fase 2: lunedì aprono i primi cantieri, dal 18 le biblioteche e i musei

Guida alla Fase 2 dell'emergenza coronavirus in Italia Protezioni, nessun obbligo all’aperto Indossare la...

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Guida alla Fase 2 dell'emergenza coronavirus in Italia


Protezioni, nessun obbligo all’aperto
Indossare la mascherina se si cammina all’aperto non sarà obbligatorio a livello nazionale. Andranno ovviamente osservate le disposizioni regionali (Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana) che invece lo prevedono. Sarà obbligatorio invece avere una protezione davanti alla bocca e al naso quando si entra in un luogo chiuso: negozi, autobus, uffici, fabbriche. La non obbligatorietà è spiegata col fatto che resta un minimo di penuria di mascherine e che una quota di anziani ha difficoltà a respirare usandole.

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Regioni, non potranno allentare i divieti
Le date e le modalità di riapertura saranno valide per tutto il territorio nazionale. Questo non vuol dire che le Regioni non avranno un ruolo perché potranno tenere chiusi alcuni settori. Le Regioni però non potranno aprire più settori o anticipare alcuni riavvii. Resterà il potere dei prefetti di autorizzare riavvii di singole imprese a seconda di esigenze strategiche o particolari. L’intero piano ruoterà intorno all’indice di contagio (l’ormai famoso fattore R0) che non a caso oggi è stato indicato Regione per Regione dall’Istituto Superiore di Sanità.
 
Certificazione, solo per i viaggi tra Regioni
Finalmente si intravede il pensionamento dell’autocertificazione. Presto non sarà più necessaria per uscire di casa ma dovrebbe servire solo se ci si deve recare in un’altra Regione. Questo tipo di viaggio si potrà fare ancora per un po’ solo per motivi di lavoro oppure di salute. Se i contagi non risaliranno anche l’autocertificazione per viaggi infra-regionali potrebbe essere abolita alla fine di maggio o all’inizio di giugno. Questa decisione consentirebbe a molte famiglie di poter utilizzare le seconde case.
 
Negozi e bar operativi da metà maggio
Molte attività produttive hanno riaperto affiancandosi alle filiere dell’alimentare (e della plastica collegata) e della farmaceutica che non hanno mai chiuso. Dal 4maggio riprendono a lavorare molti cantieri e ogni impresa dovrà avere una sorta di “patente di sicurezza”: sanificazione degli ambienti, mascherine, distanza di sicurezza, misurazione della temperatura all’ingresso (facoltativa), turni a mensa e alle macchinette del caffè. E il settore dei servizi (uffici, banche, assicurazioni, etc.) dovrà ricorrere allo smart-working (lavoro da remoto) in maniera massiccia.
 
Monumenti, biglietterie in fase di riavvio

Da metà maggio dovrebbero riaprire anche musei e biblioteche. Per questi comparti varranno regole particolarmente rigide: ingressi limitati per mantenere la distanza fra le persone e mascherine obbligatorie (in alcune regioni anche i guanti). Il nemico pubblico numero uno sarà il sovraffollamento. Regola che varrà soprattutto per i trasporti pubblici per i quali scatteranno regole severissime: autobus e metro non potranno trasportare più del 50% del totale dei passeggeri trasportabili con la capienza massima.
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Il Messaggero