Fabio Ridolfi chiede il suicidio assistito: «Lo Stato mi aiuti a morire»

Immobilizzato da 18 anni, comunica con puntatore oculare

Fabio Ridolfi chiede il suicidio assistito: «Lo Stato mi aiuti a morire»
«Gentile Stato italiano, da 18 anni sono ridotto così. Ogni giorno la mia condizione diventa sempre più insostenibile. Aiutami a morire»....

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«Gentile Stato italiano, da 18 anni sono ridotto così. Ogni giorno la mia condizione diventa sempre più insostenibile. Aiutami a morire». Questo l'appello di Fabio Ridolfi, 46enne di Fermignano (Pesaro Urbino), da 18 anni immobilizzato a causa di una tetraparesi da rottura dell'arteria basilare. Può muovere solo gli occhi e comunica attraverso un puntatore oculare.

 

Assistito dall'Associazione Coscioni, si è rivolto all'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) Marche che, in seguito alla giurisprudenza creata dai casi di 'Mariò e Antoniò, ha attivato le verifiche previste dalla sentenza della Corte Costituzionale Cappato/dj Fabo.

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Il Messaggero