Inter-Napoli, tifoso investito: Fabio Manduca era nel gruppo di Genny 'a carogna

Fabio Manduca, l'ultrà arrestato oggi per l'omicidio di Daniele Belardinelli, farebbe parte del gruppo ultras del Napoli dei 'Mastiffs' che era capeggiato...

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Fabio Manduca, l'ultrà arrestato oggi per l'omicidio di Daniele Belardinelli, farebbe parte del gruppo ultras del Napoli dei 'Mastiffs' che era capeggiato da Gennaro De Tommaso, detto Genny 'a carogna, ora diventato un collaboratore di giustizia e che divenne noto perché, il 3 maggio 2014 allo stadio Olimpico di Roma, intavolò una trattativa prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina, segnata dall'omicidio di Ciro Esposito.


Stando alle indagini della Digos di Milano, Manduca sarebbe legato a Giancarlo Franco, fratello di Vincenzo Franco, ribattezzato 'Kojak' e considerato il leader del gruppo dei 'Mastiffs'. Un gruppo che, secondo gli investigatori, ha un ruolo nel «sistema» dello spaccio della droga a Napoli, con legami anche col clan Giuliano di Forcella. Un gruppo ultras, quello dei 'Mastiffs', che era capeggiato, appunto, da Gennaro De Tommaso e ora da Vincenzo Franco.

 «Qual omicidio, chill se vuttat iss annanz a machin, frà (quale omicidio, quello si è lanciato lui davanti alla macchina, fratello, ndr)». Così, intercettato il 6 aprile mentre parlava in dialetto con un amico, Fabio Manduca, l'ultrà napoletano arrestato oggi, faceva riferimento all'investimento di Daniele Belardinelli prima di Inter-Napoli del 26 dicembre 2018. Una telefonata dalla quale, scrive il gip Guido Salvini, «emerge con chiarezza che Manduca ha piena consapevolezza dell'investimento» e cerca di giustificarsi.
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Il Messaggero