Fabio Buzzi, chi era il pilota e campione di motonautica morto nell’incidente a Venezia

Tre morti e un ferito: è finita con un tragico incidente la gara internazionale di un motoscafo offshore che cercava di battere il record sul...

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Tre morti e un ferito: è finita con un tragico incidente la gara internazionale di un motoscafo offshore che cercava di battere il record sul percorso Montecarlo-Venezia. Proprio in vista dell'arrivo, con i cronometristi ad attenderlo, si è schiantato a tutta velocità contro la diga di San Nicoletto, in località Lunata. A bordo della barca c’era Fabio Buzzi, ingegnere e imprenditore di Lecco, pluricampone di motonautica: stava tentando di riprendersi il record che gli era stato strappato nel 2016. Aveva 76 anni. E' stato campione del mondo di motonautica e presidente della Commissione nazionale offshore e endurance: una leggenda.

 
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La carriera di Fabio Buzzi comincia molto presto, quando aveva appena 17 anni, correndo sul Po la Pavia-Venezia. Nel frattempo si era laureato in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, portando come tesi il prototipo di un’automobile fuoristrada autocostruita.



Nel 1963 diventa per la prima volta Campione Italiano cella classe CUN, mentre nel 1974 segna un altro record: progetta il suo primo scafo da corsa, che chiama "Mostro", ed è la prima al mondo costruita in fibra resistente. L'ultimo primato nel 2018 quando sul lago di Como raggiunge i 277,5 chilometri all'ora. In totale, ha vinto dieci titoli mondiali, una cinquantina di record di velocità, ha progettato e costruito barche, propulsioni e motori. Quello di ieri doveva essere l'ennesimo traguardo da festeggiare, ma il suo sogno è svanito prima che potesse realizzarsi. 

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Il Messaggero