Eutanasia, Consulta rinvia la decisione a domani

La decisione dei giudici della Consulta sull'eutanasia slitta a domani. La Corte ha terminato di trattare tutte le cause fissate a ruolo questa mattina e i giudici hanno...

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La decisione dei giudici della Consulta sull'eutanasia slitta a domani. La Corte ha terminato di trattare tutte le cause fissate a ruolo questa mattina e i giudici hanno rinviato a domani la decisione sulla compatibilità con la Costituzione dell'articolo 580 del codice penale - che punisce l'istigazione o l'aiuto al suicidio con pene tra i 5 e i 12 anni di carcere - sollevata dalla Corte d'assise di Milano nell'ambito del processo Cappato/Dj Fabo.

 

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«È giunto il momento di una dichiarazione di incostituzionalità, perché la normativa attuale è un vulnus costituzionale, e perché la dichiarazione di incostituzionalità è l'unica coerente con il rinvio stabilito dalla Corte con l'ordinanza dello scorso ottobre». Lo ha detto in udienza alla Consulta l'avvocato Filomena Gallo, difensore di Marco Cappato e segretario dell'associazione Luca Coscioni. «Il legislatore italiano non ha fatto la sua parte, oggi torniamo a discutere dell'aiuto al suicidio senza aver avuto una risposta dal Parlamento - ha sottolineato Gallo - se è vero che vari ddl ci sono, è vero anche che tutte le iniziative legislative in materia si trovano ad uno stadio preliminare. Dunque, questa non è una base che giustifichi un rinvio della decisione - ha aggiunto ancora l'avvocato Gallo - e un sindacato costituzionale non può essere paralizzato».

 
Anche il professor Vittorio Manes ha chiesto alla Corte di dichiarare illegittima quella che ha definito una «sanzione penale draconiana. Nessuno sta rivendicando nuovi diritti ma la protezione di diritti già esistenti - ha detto - non si può fare un passo indietro, la Corte ha già parlato di vulnus chiaramente rilevante». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero