Annullato il gioco horror dei record a Milano. I pm: «Nei labirinti al buio violate le norme di sicurezza»

Milano, annullato il gioco horror più grande d'Italia. I pm: «Nei labirinti al buio nessun rispetto delle norme di sicurezza»
«Si è aperto un Varco, in questo mondo, che si affaccia sull'Abisso, il regno delle Tenebre». Veniva presentato così l'evento horror più...

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«Si è aperto un Varco, in questo mondo, che si affaccia sull'Abisso, il regno delle Tenebre». Veniva presentato così l'evento horror più grande d'Italia, come gli stessi organizzatori lo definivano, sul sito ufficiale. Eppure, quel varco è già stato chiuso. La Procura di Milano ha bloccato sul nascere il progetto di portare nelle periferie della città, in edifici dismessi, il gioco “Dentro l'abisso”, organizzato da The Gate-Eventi & Escape Room, organizzazione pianificatrice di giochi horror di successo e ben radicata nel milanese.


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«Nelle profondità di un edificio abbandonato, in un labirinto di stanze, corridoi e cunicoli segreti perderete voi stessi e vi ritroverete soli, nell'oscurità». Tre serate, 3 sessioni, 450 partecipanti e 25 attori vestiti da zombie e mostri suddivisi tra 6500 metri quadrati e 150 stanze. Questi i numeri dell'evento dark bloccato sul nascere, lo scorso sabato, dagli inquirenti di Corso di Porta Vittoria tramite il sequestro di alcuni piani degli edifici dove sarebbe dovuto andare in scena. Violazione delle norme antinfortunistiche, a tutela sia degli attori pagati per impersonare creature horror, sia dei partecipanti che avevano già pagato 44 euro ciascuno per giocare. Il punto più critico, secondo il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, sarebbe stata proprio la caratteristica su cui puntavano gli organizzatori: l'assenza, totale o quasi, di illuminazione. Con un post su Facebook, il presidente dell'organizzazione Dario Balzano si è scusato con i partecipanti e ha dichiarato che «ci preoccupiamo della sicurezza e facciamo di tutto per offrire ai nostri clienti esperienze che ci auguriamo siano indimenticabili».



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Il Messaggero