La prospettiva di passare due giorni con guanti e mascherina a contatto - seppur distanziato - con centinaia di persone non sembra avere molto appeal tra gli italiani. Succede...
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Referendum, effetto Covid. A Milano boom di rinunce: il Comune cerca «100 presidenti di seggio»
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Che non sia una tornata elettorale come le altre lo indica il kit che viene consegnato a scrutatori, segretari e presidenti dei seggi: ci sono mascherine, gel igienizzante per le mani e guanti. Oltre alla paura del Covid può aver pesato anche il fatto che gli addetti ai seggi dovranno indossare la mascherina per diverse ore di seguito. Inoltre, nonostante il maggiore impegno richiesto per garantire un voto in sicurezza, non sono state previste maggiorazioni rispetto alla retribuzione (224 euro per i presidenti di seggio, 170 euro per scrutatori e segretari). A Milano si vota solo per il Referendum e sono state un centinaio le rinunce 'last minutè di presidenti di seggio. Il Comune ha quindi deciso di lanciare un appello ai cittadini via social per chiedere loro di mettersi a disposizione. E la risposta è stata positiva; c'è stata infatti «grande partecipazione civica» e tutti i seggi sono stati costituiti con 178 sostituzioni di presidenti e la sostituzione definitiva di 1.620 scrutatori. A Roma circa un quinto dei presidenti di seggio è stato surrogato dal Comune per rinuncia della persona già designata: al momento su 2.600 seggi le surroghe sono infatti a quota 530. In caso di rinuncia da parte del presidente, spetta al Comune trovare un sostituto: allo scopo ci sono delle liste di dipendenti comunali e studenti universitari, tutti volontari, da cui il Campidoglio può pescare i 'supplentì.
Problemi anche per gli scrutatori: ne manca circa il 10% ed i seggi si stanno costituendo con numeri minimi.
Il Messaggero