Eleonora Bottaro morta di leucemia a 18 anni, genitori a processo: «Rifiutarono la chemio»

Eleonora Bottaro morta di leucemia, i genitori a processo: «Rifiutarono la chemio»
Genitori a processo. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Lino e Rita Bottaro, genitori di Eleonora, la ragazza di Bagnoli di Sopra che il 24 agosto del 2016,...

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Genitori a processo. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Lino e Rita Bottaro, genitori di Eleonora, la ragazza di Bagnoli di Sopra che il 24 agosto del 2016, poco dopo aver compiuto 18 anni, morì per una leucemia curata con vitamine, come prevede il metodo Hamer al quale i genitori avevano aderito. Aveva rifiutato di sottoporsi alla chemioterapia. Il caso fece molto scalpore anche perché i medici che avevano visitato la ragazza erano convinti che con la chemio quel male poteva essere sconfitto. L'avvocato Raffaella Giacomin, che difende la coppia accusata di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell'esito, aveva fatto ricorso alla Suprema Corte per opporsi alla decisione con cui la Corte d'Appello aveva annullato la decisione di scagionare i genitori presa dal Gup di Padova. 





Stando ai rilievi dell'avvocato i giudici di secondo grado, motivando la decisione di annullare la sentenza del Gup, sarebbero entrati illegittimamente nel merito della materia. Tuttavia gli ermellini hanno rigettato l'istanza, pertanto il processo in primo grado davanti al giudice monocratico prenderà il via, come previsto, il 7 febbraio prossimo.

Il Gup Mariella Fino, che scagionò la coppia, motivò la sua decisione dicendo che Eleonora era una «giovane adulta» in grado di decidere per suo conto senza farsi influenzare dalle convinzioni dei genitori. Al contrario il procuratore aggiunto Valeria Sanzari, che sostiene la pubblica accusa e che fece ricorso in appello, ritiene che i genitori abbiano una responsabilità nella decisione della figlia di non sottoporsi alle cure tradizionali per guarire dal tumore. Secondo i medici che ebbero in cura Eleonora, la ragazza avrebbe avuto altissime possibilità di salvarsi se si fosse sottoposta alla chemioterapia. 
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Il Messaggero