SAVONA - Sono scivolate nel torrente Letimbro in piena ieri sera, torrente che le ha restituite, morte, un paio d'ore l'una dall'altra. Salgono così a tre le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Maltempo: trovata morta l'anziana dispersa nel pisano
La seconda vittima è una donna di origine ecuadoriana: si tratta di Ana Luisa Perez Munoz, 38 anni, di professione badante, dispersa da ieri sera in località Castel Sant'Agata a Cimavalle, frazione nell'entroterra di Savona con la sua amica e connazionale Maria Clemence Tenorio, 60 anni, che si trovava con lei al momento della tragedia. Secondo una prima ricostruzione tracciata dopo la testimonianza del compagno di Ana Luisa, le due donne stavano attraversando a piedi un piccolo guado sul torrente Letimbro per raggiungere la loro abitazione al di là del fiume quando, probabilmente ingannate dal buio e dalla corrente o a causa dell'impetuosità del torrente sono finite in acqua. A lanciare l'allarme è stato proprio il compagno di Ana Luisa Perez Munoz, Gino Lucia, 50 anni. I due stavano rientrando a casa dopo essersi recati in stazione a prendere l'amica di Ana Luisa, Maria Clemence Tenorio. L'abitazione della coppia si trova al di là del fiume e è collegata alla strada da uno stretto guado che non ha parapetti né ringhiere: vista la violenza della corrente e il fatto che il guado in quel momento era coperto dall'acqua per circa 30-40 cm, l'uomo aveva preferito non attraversarlo con l'auto. Per questo aveva fatto scendere le due donne perché rientrassero a piedi e era andato a parcheggiare poco distante. Al rientro in casa, però, non ha trovato nessuno: tornato fuori per cercarle, ha visto la compagna sbracciarsi nel torrente e poi scomparire all'interno di uno dei tubi che scorrono sotto il guado. Inutile il tentativo di soccorrerla. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, più che la violenza della corrente a ingannare le donne potrebbe essere stato il fatto che il guado non era visibile in quanto sommerso: per errore sarebbero quindi cadute nel fiume. Immediatamente sono scattate le ricerche: sul posto vigili del fuoco, soccorso alpino, squadre della Croce Rossa, protezione civile e sommozzatori. Impiegati anche alcuni droni. Verso le 15 è stato ritrovato il corpo di Ana, alle 18 quello di Maria. Il sostituto procuratore Claudio Martini ha effettuato un sopralluogo: è probabile che nelle prossime ore gli inquirenti effettuino una serie di verifiche per accertare se il guado era a norma per quanto riguarda la sicurezza.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero