Discoteche chiuse, ricorso al Tar del sindacato dei locali: no stop al ballo

No alla chiusura delle discoteche imposta, a partire da oggi 17 agosto, su tutto il territorio nazionale. Il Silb Fipe, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e...

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No alla chiusura delle discoteche imposta, a partire da oggi 17 agosto, su tutto il territorio nazionale. Il Silb Fipe, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, ha deciso di presentare un ricorso immediato al Tar del Lazio per la riapertura immediata delle aziende.


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Un ricorso all'ordinanza firmata l'altro giorno dal ministro della Salute Roberto Speranza. A sottolinearlo è stato Maurizio Pasca, presidente del Silb Filp, mentre è ancora in corso il direttivo nazionale del sindacato.

 

«Perché penalizzati solo noi»

«Abbiamo fatto un consiglio direttivo e abbiamo deliberato di fare un ricorso al Tar Lazio contro il decreto del Ministro Speranza. Lo presenteremo domani mattina per chiedere la riapertura immediata dei nostri locali», dice Pasca. «Ci sono motivi infondati per la chiusura - aggiunge - Il distanziamento sociale non è mantenuto ovunque, basti pensare ai treni, agli stabilimenti balneari: perché penalizzare solo il settore dell'intrattenimento? Se c'è qualcuno che non rispetta le regole va sanzionato o chiuso, ci mancherebbe, ma non può essere penalizzato tutto un settore perché un singolo non rispetta le regole. Sono molti i gestori dei locali ad aver sanificato, ad aver misurato la temperatura all'ingresso e preso le generalità. Le azioni vanno adottate nei confronti dei singoli, non è giusto generalizzare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero