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Cinghiali, ancora drammaticamente protagonisti della cronaca. Un ciclista, di nome Deni Bravi, è stato travolto nell'Aretino da un branco che gli ha provocato la rottura del femore. La situazione è definita «surreale» dal presidente dell'associazione ciclisti di Castiglion Fiorentino Roberto Mancini. «È diventato pericoloso anche andare in bici in pieno giorno, - commenta Mancini - le autorità competenti devono fare qualcosa per mettere in sicurezza le zone a rischio prima che possa succedere qualcosa di molto grave». L'appello è dunque alle autorità per cercare di contenere gli animali ed evitare i continui incidenti con la selvaggina che prolifera numerosa ed è ormai fuori controllo.
Cinghiali a spasso nei giardini pubblici di Viterbo
Deni Bravi, cosa è successo
È stato operato oggi a un femore e dovrà affrontare una riabilitazione di oltre un mese un ciclista 50enne - Deni Bravi - travolto da tre cinghiali sul valico della Foce a Castiglion Fiorentino (Arezzo) mentre pedalava sulla sua bici. La strada peraltro è la stessa dove normalmente si allena anche il commissario tecnico della Nazionale Azzurra di ciclismo, Daniele Bennati. È il secondo incidente causato da cinghiali in quella zona dell'Aretino a ciclisti in passeggiata nel giro di pochi giorni. L'incidente è stato raccontato dallo stesso Deni Bravi sui social network: “Per fortuna stavo andando molto piano, ero in salita a nemmeno 15k/h: tre cinghiali sono attraversati all’improvviso, il più piccolo mi ha colpito sulla ruota anteriore. La dinamica? La botta mi ha letteralmente catapultato a terra”. Deni è caduto sul fianco. Un urto violento che la radiografia traduce nel crudo responso: femore rotto. La sera stessa Bravi è stato trasportato dalla misericordia di Castiglion Fiorentino all’ospedale San Donato di Arezzo dove oggi è stato operato. “Tutto ok l’operazione”, scrive Deni.
Cinghiali al parcheggio di Subiaco
Il Messaggero