Un agguato, forse per questioni di denaro, un omicidio brutale e premeditato. C'è un arresto per la morte di Anna Piccato, la pensionata di 70 anni uccisa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A pesare sulla posizione dell'uomo ci sarebbero alcune testimonianze e le sue dichiarazioni, giudicate finora poco
convincenti, sui movimenti di quella giornata. L'omicidio, su cui stanno indagando i carabinieri con il coordinamento del pm Alberto Braghin, risulta avvenuto tra le 6:35 e le 6:45, quando però Bianco - che vive in una casa isolata sulla collina in località Gabiola messa sotto sequestro dagli inquirenti - sarebbe stato visto entrare in un bar.
«La convalida dell'arresto conferma che il quadro acquisito dispone degli elementi necessari per dare una risposta al delitto - dice all'agenzia Ansa il procuratore Onelio Dodero - Un plauso va all'attività dei carabinieri, e al sostituto procuratore Braghin, per l'eccellente lavoro svolto sin dal ritrovamento del cadavere della donna». Le indagini, comunque, non si fermano, perché «è indispensabile - sottolinea - ricostruire in modo preciso la dinamica e gli elementi del crimine senza lasciare nulla al caso».
L'arma del delitto, un oggetto pesante con cui la vittima sarebbe stata colpita una dozzina di volte, non è stata trovata. Quanto al movente, si pensa appunto a una questione di denaro: un rifiuto della donna avrebbe scatenato la reazione dell'aggressore, che avrebbe teso l'agguato ad Anna grazie alla conoscenza delle sue abitudini di vita e dei suoi spostamenti. Bianco nega le accuse. «Il quadro indiziario - afferma il suo legale, avvocato Davide Ambrassa - è contraddittorio. Manca l'arma e manca un movente credibile. Il mio assistito, quando è stato interrogato, ha chiarito i suoi spostamenti prima e dopo l'ora dell'omicidio. Pochi minuti dopo il momento in cui è stata collocata l'aggressione, peraltro, Bianco è stato visto entrare in un esercizio pubblico di Barge in condizioni di assoluta tranquillità e senza tracce né sugli abiti né sulla sua persona. Ho presentato un'istanza al tribunale del riesame».
Intanto Barge, quasi 8 mila abitanti alle porte della Valle Po, si prepara a dare l'ultimo saluto ad Anna Piccato, operaia in pensione molto nota in paese per le attività di volontariato svolte con la Croce Rossa. Sabato, alle 14:30, si svolgeranno i funerali in forma privata. La sindaca Piera Comba ha proclamato il lutto cittadino e ha invitato i residenti a esporre sull'uscio di casa un paio di scarpe rosse, simbolo del femminicidio.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero