OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Quando parliamo di un'estate incredibilmente calda, non dobbiamo soltanto pensare a quello che accade nelle nostre case o nei nostri uffici. E' la natura, il pianeta, ha lanciare un grido d'allarme. A sottolineare questo concetto, arrivano le immagini straordinarie prodotte dal Servizio Glaciologico Lombardo. Siamo sul ghiacciaio del Fellaria e la telecamera posizionata a fine giugno dai ricercatori rende chiaramente l'idea degli effetti della crisi climatica su una lingua glaciale alpina.
In un post sulla pagina Facebook ufficiale, gli scienziati scrivono amaramente: «Estate eccezionale? Eccezionale? Ma se ormai questo aggettivo lo dobbiamo usare un anno sì e l’altro anche? E se poi arriva un’estate peggiore di quest’ultima a breve come la definiamo? Eccezionale al quadrato? Non è facile trovare gli aggettivi giusti per descrivere cos’è successo negli ultimi 4 mesi sui ghiacciai lombardi, italiani, alpini».
L’anno idrologico 2021-2022 è stato qualcosa di talmente anomalo da costringerci ad aggiornare tutte le scale grafiche per i nostri bilanci di massa, qualcosa che speravamo non potesse arrivare così presto e con questa forza. Tutte le previsioni fatte a giugno, quando avevamo registrato un deficit del 70% di innevamento, sono state confermate e aggravate dalle temperature tropicali che hanno imperversato da maggio ad agosto. Nelle prossime settimane cercheremo di rendere conto del lavoro sul campo che, mai come quest’anno è stato tanto impegnativo quanto perturbante. I nostri bilanci di massa con serie decennali non sono, come al solito, negativi, sono talmente negativi che raggiungono valori di perdita volumetrica doppi rispetto all’annata peggiore precedente. Per assurdo, i 7.55 m di spessore di ghiaccio perso sulla lingua orientale del ghiacciaio di Fellaria a 2650 m, un valore che in assoluto è qualcosa di mai registrato in tutte le nostre serie storiche su nessun ghiacciaio lombardo, non è neppure troppo sorprendente o anomalo rispetto a quanto registrato a quote più elevate dove persino oltre i 3500 m di quota abbiamo perso ghiaccio o neve degli anni precedenti».
Lo scioglimento del ghiacciaio di Fellaria
Il post si conclude così: «Da quest’anno una nuova camera time-lapse Enlaps Tikee 3pro installata al Fellaria a fine giugno, ha efficacemente reso visibile gli effetti della crisi climatica su una lingua glaciale alpina. La camera storica, installata sulle rive del lago del ghiacciaio nel 2019, ha invece il merito di tenere traccia dei cambiamenti su scala pluriennale sebbene il ghiacciaio si allontani sempre di più e diventi sempre più piccolo nel frame. Del resto, si parla di quasi 26 m di spessore di ghiaccio perso in soli 4 anni, o meglio, visto che il ghiaccio perde spessore solo in estate, in circa 16 mesi complessivi»
Il Messaggero