Vaccino Covid, pubblicato il bando di gara per le «Primule». La Feu: «Spreco inaccettabile»

La Filiera degli Eventi Unita (Feu) torna a criticare la gestione dei gazebo per la vaccinazione anti Covid, le cosiddette «Primule». È stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La Filiera degli Eventi Unita (Feu) torna a criticare la gestione dei gazebo per la vaccinazione anti Covid, le cosiddette «Primule». È stato pubblicato ieri, infatti, il bando di gara per la realizzazione degli stand firmati dall'archistar Stefano Boeri e approvati dal commissario straordinario Domenico Arcuri. Secondo i dati diffusi dal governo si tratta di 21 Lotti di 315 metri quadrati a struttura circolare che necessitano di 30 giorni per la realizzazione, a fronte di 8.599.500,00 di euro di fondi stanziati. Un costo che Feu ritiene troppo alto. Inoltre, la possibilità di partecipare al bando sarebbe riservata solo alle aziende che dichiarano e dimostrano di «aver eseguito forniture analoghe nell’esercizio finanziario 2017-2019 almeno pari al valore di Euro 154.791.000,00». In pratica ogni primula - fa notare Feu - avrebbe un costo di circa 400.000,00 euro ciascuna; e a questo bando possono partecipare solo aziende che hanno fatturato nell'ultimo triennio degli importi superiori ai 50 milioni di euro annui.

La protesta

Il presidente di Feu Andrea Ceccotti ha parlato di «uno spreco inaccettabile», aggiungendo che si tratta di «costi esorbitanti per la realizzazione ex novo di strutture che finiranno poi chissà dove, quando le nostre aziende, totalmente ferme da marzo 2020 e senza ristori, si sono da sempre rese disponibili a sostenere con la propria professionalità e le proprie attrezzature già pronte ferme nei nostri magazzini a cifre assolutamente convenienti, la realizzazione di padiglioni temporanei per la vaccinazione di massa. Perché diciamocelo chiaro serve solo un luogo adatto dove vaccinarsi e non serve una primula», ha dichiarato Ceccotti.

 

Covid, il caso dei centri vaccinali a forma di primula. No della Feu

I punti critici

L'iniziativa, che inizialmente prevedeva 1500 strutture, nel nuovo testo ne contempla solo 21, fa inoltre notare l'associazione. Un «cimitero di 21 primule» che - secondo Feu avrebbe potuto essere affidato ad altre imprese attive nel settore degli eventi. Uno dei settori che ad oggi è tra i più colpiti dalla pandemia da coronavirus: «La nostra associazione potrebbe fornire nello specifico: tensostrutture, allestimenti, service audio/video/luci, personale per eventi pubblici e fieristici (hostess & steward), agenzie di organizzazioni di eventi, trasporti e logistica in pratica, tutte le professionalità richieste da Arcuri ma nessuno ci ha chiamato» ha concluso il presidente di Feu Ceccotti. Secondo l'associazione no profit, infine, ieri è stato aperto un bando a cui è impossibile accedere per quasi tutti, per via dei requisiti quasi inarrivabili. E per la difficoltà di realizzare una tale opera nel giro di un mese, come da bando.

Settore degli eventi a picco, nasce la Feu che rappresenta 560.000 addetti ai lavori

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero