Covid, Miozzo (Cts): «Scordiamoci Natale tradizionale»

Covid «Se anche la curva dovesse scendere nelle prossime settimane, noi un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare. Possiamo immaginare un Natale più sereno,...

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Covid «Se anche la curva dovesse scendere nelle prossime settimane, noi un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare. Possiamo immaginare un Natale più sereno, più legato alle tradizioni squisitamente familiari». Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico intervenendo a Porta a Porta.

«L'andamento della pandemia è ancora molto pesante - ha spiegato -, i numeri sono molto forti anche se apparentemente questa curva sembra stabilizzarsi. Le centinaia di vittime che abbiamo tutti i giorni ci stanno a ricordare che siamo ancora nel pieno del problema». 

Dopo il 4 dicembre «i negozi e i ristoranti potranno probabilmente ritornare ad una seminormalità se rispetteranno quelle regole. Sarà una quasi normalità, non un liberi tutti», ha detto Miozzo. 

Intervenenendo sulla scuola, invece ha detto: «Il rischio all'interno della scuola oggi è sicuramente inferiore che all'esterno». «È molto più alta la possibilità per i ragazzi passando la mattinata in un centro commerciale, al di fuori di un bar, in un'aggregazione non controllata - ha aggiunto - oppure in una didattica a distanza in cui si riuniscono in 4, 5 o 6 nella stessa casa, senza alcun controllo, senza alcuna mediazione che invece l'insegnante ti impone. Nell'orario di scuola devi avere la mascherina che è garantita per tutti. Sei obbligato a sanificarti e a mantenere le distanze». 

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D'altronde tra i governatori delle regioni che il pensiero fisso sia il Natale lo dimostra che c'è anche chi sta aumentando la stretta ora, per scongiurare le Feste in lockdown. Sono ancora tanti i punti interrogativi in vista del vertice con i territori convocato dal ministro per le Autonomie Francesco Boccia nelle prossime ore, a cui parteciperanno anche l'Iss e il ministro della Salute. 

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Con il countdown in vista delle feste natalizie, non si può escludere che il Dpcm in scadenza il 3 dicembre possa essere prolungato per qualche altra settimana. Poi, potrebbe avvicendarsi un nuovo decreto ad hoc a ridosso del Natale. Tra le ipotesi - per non mortificare i consumi - ci sarebbe la possibilità di tenere i negozi per lo shopping aperti anche di sera tardi, per spalmare le entrate dei clienti e favorire comunque il commercio.

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Il Messaggero