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Nell'ultima settimana i casi di Covid in Italia sono raddoppiati rispetto a quella precedente, con un forte aumento anche dei ricoveri e dei pazienti in terapia intensiva, a fronte di un incremento lieve dei tamponi. Lo afferma il monitoraggio periodico della fondazione Gimbe, che dal 7 al 13 ottobre ha rilevato 35.204 infezioni contro 17.252, 5076 ricoverati con sintomi rispetto a 3625 e 514 ricoveri in terapia intensiva contro 319.
Dunque crescono gli attualmente positivi (87.193 vs 60.134) e s'impenna la curva sia dei ricoveri sia delle terapie intensive, aumentati rispettivamente di 1.451 (+40%) e di 195 unità (+61,1%). Gli ospedalizzati sugli attualmente positivi, rispetto a una media del 6,4%, oscillano dal 2,6% del Friuli-Venezia Giulia al 10,2% della Liguria. In crescita anche i decessi (216 vs 155). Da qui l'appello del presidente Gimbe Nino Cartabellotta: «Gli effetti delle misure del nuovo Dpcm - spiega - oltre a non poter essere valutati prima di 3 settimane, saranno in parte neutralizzati dall'incremento esponenziale dei contagi e dall'ulteriore sovraccarico dovuto all'influenza. Ci appelliamo a Regioni e sindaci: intervenire tempestivamente con misure restrittive locali, compresi lockdown mirati, per spegnere i focolai, arginare il contagio diffuso e prevenire il sovraccarico degli ospedali. Altrimenti il rischio di restrizioni più ampie (lockdown incluso) è dietro l'angolo».
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