Un anno che si preannuncia all'insegna della lotta alla plastica, con l'Italia in prima fila. Dal primo gennaio 2019 infatti, nel nostro Paese sarà vietato produrre...
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COTTON FIOC E MICROPLASTICHE. I bastoncini di plastica dei cotton fioc rappresentano il 9% dei rifiuti ritrovati sulle spiagge italiane, una media di 60 per ogni spiaggia. Lo dice Legambiente, che ogni estate organizza campagne di monitoraggio e pulizia. Quello che non si può monitorare, sono gli animali marini che muoiono per aver ingerito queste plastiche. Sempre l'ultima legge di bilancio Gentiloni ha messo al bando dal 1/o gennaio 2020 le microplastiche nei prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente. Si tratta di minuscoli granelli di plastica che finiscono nei fiumi e nei mari, vengono mangiati dai pesci e attraverso la catena alimentare finiscono sulle nostre tavole.
BANDO UE AL MONOUSO. L'Unione europea lo scorso 19 dicembre ha deciso che dal 2021 saranno vietati un serie di oggetti in plastica usa e getta non biodegradabile: posate e piatti, cannucce, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso (come le scatole degli hamburger del fast food), bastoncini di cotone per i prodotti dell'igiene tipo cotton fioc, bastoncini per palloncini e prodotti in plastica oxo-degradabile (per esempio le buste di plastica che si frammentano se esposte all'aria).
LEGGE SALVAMARE. Anche il governo Conte vuole mantenere l'Italia all'avanguardia in Europa sulle plastiche. Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa (M5S) ha già depositato in Consiglio dei ministri il disegno di legge «Salvamare», che a gennaio dovrebbe arrivare in parlamento. La legge prevede l'anticipo di un anno, al 2020, del bando europeo della plastica monouso. Altra previsione importante è l'autorizzazione ai pescatori a portare nei porti la plastica raccolta con le reti, invece che ributtarla in mare, come sono costretti a fare oggi dalla legge vigente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero