Coronavirus, via dalla base Usa i rappresentanti della sicurezza italiana: «Settecento lavoratori a rischio, non usano nessuna protezione»

Coronavirus, via dalla base Usa i rappresentanti della sicurezza italiana: «Settecento lavoratori a rischio, non usano nessuna protezione»
Se l'esempio lo dà niente meno che mister president è difficile che gli altri, soprattutto se militari, non lo seguano. E nonostante ormai sia chiaro a tutto il...

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Se l'esempio lo dà niente meno che mister president è difficile che gli altri, soprattutto se militari, non lo seguano. E nonostante ormai sia chiaro a tutto il mondo l'importanza delle protezioni come mascherine e guanti - e sia chiaro come non averli usati abbia inguaitao qualcosa come 14 persone alla Casa Bianca - non c'è disposizione che tenga : neanche se questa viene dal governo del territorio dove si trova la base Usa. Così ad Aviano i  rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori italiani, ce ne sono circa 700 impiegati,  all'interno della Base Usaf  in provincia di Pordenone hanno deciso di dimettersi dal ruolo ricoperto: lo annunciano i sindacati Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dello stanziamento militare degli Stati Uniti, ospitato nell'aeroporto Pagliano e Gori.


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«La decisione - si apprende da una nota delle organizzazioni per la tutela dei lavoratori - è maturata a seguito del mancato rispetto di DPCM, Decreti regionali e Protocollo per il rispetto delle regole in merito alla pandemia Coronavirus/Covid-19». «Le dimissioni giungono - informano i sindacati - dopo la denuncia presentata alla Prefettura, alla Regione e al Comando italiano dell'aeroporto: istanze che sono rimaste senza esito». Nei giorni scorsi c'era stata anche la proclamazione di uno stato di agitazione per la medesima motivazione, ma è dall'inizio dell'emergenza sanitaria che i sindacati denunciano la mancanza del rispetto del distanziamento sociale e lo scarso approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale.
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Il Messaggero