Sarà che rispetto agli anni passati il clima quest'anno è un po' diverso. Più teso e gravido di incognite. Sarà che la voglia di scherzare sta...
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Il ministero della Sanità tedesca ha persino invitato la cittadinanza ad evitare di mandare «pesci d'aprile» sul tema coronavirus per non diffondere fake-news pericolose su un tema così importante per la salute di tutti. «Storie inventate e scherzi d'aprile sul tema coronavirus possono portare insicurezza ed essere usati per diffondere informazioni false», ha scritto sul suo account twitter il ministero della Salute. «Per favore non fate scherzi d'aprile sul tema coronavirus e aiutateci ad evitarne la diffusione». Una forma di tutela per tante persone che non sono sempre in grado di valutare se si tratti di fake news oppure no, e in questo periodo rischiano di alimentare ulteriore incertezza psicologica.
Molto più drastico ancora il governo della Thailandia. Il Pesce d'aprile è stato dichiarato fuorilegge: gli scherzi tradizionali saranno punibili con pene fino ai cinque anni di carcere e oltre tremila euro di multa, ai sensi delle misure adottate per contenere i contagi da coronavirus. «È contro la legge far finta di avere il Covid-19 in questo Pesce di Aprile», fa sapere il governo. «Nel mondo la gente sta soffrendo per il Covid19 e questo è il motivo per cui le persone devono essere più responsabili e non usarlo come pretesto per fare scherzi», afferma il provvedimento. Il governo della Thailandia ha proclamato lo stato di emergenza per fronteggiare la pandemia. Entrato in vigore giovedì, lo sarà fino al 30 aprile. Ai cittadini viene chiesto di «non diffondere notizie false o indiscrezioni riguardo il Covid-19».
Ma siccome il destino a volte è più beffardo della fantasia, proprio oggi – 1 aprile – data in cui il sito dell'Inps ha iniziato ad essere operativo per poter ottenere il bonus da 600 euro, alcuni parlamentari ironizzando sul fatto che è andato in tilt e sulla cifra esigua, così hanno messo in evidenza che «tutto questo assume caratteristiche ancora più beffarde visto che accade il primo aprile, giorno dello scherzo per eccellenza». «Sapere poi che la somma messa a disposizione non basterà a coprire tutte le richieste e fissare un giorno unico di accesso per tutti in un periodo in cui la rete è sovraccarica sicuramente non è stato un altro punto a favore dell'istituto, la sopravvivenza in questo momento non può diventare una corsa a ostacoli».
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Il Messaggero