Coronavirus, manda una falsa lettera della Protezione civile alla vicina per bloccarla in casa

UMBERTIDE (Perugia) - Quale miglior occasione dell'emergenza coronavirus per regolare i conti con i vicini? C'è chi ci ha provato a farlo, coprendo il blitz dietro...

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UMBERTIDE (Perugia) - Quale miglior occasione dell'emergenza coronavirus per regolare i conti con i vicini? C'è chi ci ha provato a farlo, coprendo il blitz dietro le insegne prestigiose della Protezione Civile, ma gli è andata male. Succede a Umbertide, in provincia di Perugia, dove la paura diventa isterismo. A qualche vicino la signora che faceva avanti e indietro dall’appartamento dei genitori stava sul naso. Eppoi tra le rispettive famiglie, costrette a vivere una fianco all’altra, in passato non sarebbe corso buon sangue. Figurarsi adesso quando il vicino lo vedi dal terrazzo non solo la domenica e lo senti dal piano di sotto a tutte le ore.


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Così, un vicino con una bella dose di fantasia, ha pensato di piegare le disposizioni del momento, sull’obbligo di limitare al massimo gli spostamenti, alle proprie fobie. E ha scritto una lettera a quella donna con l’intestazione del Gruppo Comunale Protezione Civile Umbertide, del tutto estraneo e pronto a tutelarsi per vie legale.

Il vicino cattiovello le ha pensate tutte. Basta leggere per rendersene conto. Ecco come inizia la lettera con la carta intestata fasulla della Protezione Civile: «Si comunica che il sistema di videosorveglianza della città di Umbertide ha registrato più volte negli ultimi giorni un’eccessiva movimentazione del mezzo di sua proprietà (segue targa - ndr)». Inizia qui l’avviso, ricordando che «l’uso dell’auto è consentito solo per scopi di gravi necessità, come ad esempio quelli di salute documentati da certificazione medica attestante la necessità degli spostamenti che verrà allegata al modello da presentare ai controlli di Polizia».


Evidenziate le sanzioni ( «Da una multa di 260 euro fino alla reclusione da 2 a 6 mesi qualora reiterati come nel suo caso e al sequestro dell’auto se fermata fuori dal proprio comune»), l’estensore della missiva invita a restare a casa. E sempre a caratteri ben visibili aggiunge: «Non vi allontanate dal vostro domicilio oltre 200 metri, ciò è assolutamente vietato e pericoloso per i suoi cari e per tutta la popolazione». Quindi avverte: «La presente vale come avviso ammonitorio, altre rilevazioni di spostamenti non autorizzati porteranno alla contestazione di reato». Infine, dimostrando di conoscere bene la destinataria, infila il messaggio nella cassetta della posta di lei, ma la patacca viene scoperta nel giro di qualche ora. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero