Coronavirus, le scuse degli automobilisti: «Vado in ospedale, mi ha morso uno squalo»

Coronavirus, le scuse degli automobilisti: «Vado in ospedale, mi ha morso uno squalo»
«Mi ha morso uno squalo, sto andando in ospedale». La pattuglia della Polizia stradale racconta ai microfoni della Rai le storie fantasiose degli automobilisti fermati...

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«Mi ha morso uno squalo, sto andando in ospedale». La pattuglia della Polizia stradale racconta ai microfoni della Rai le storie fantasiose degli automobilisti fermati durante i controlli pasquali sulle strade. L'emergenza Coronavirus ha stretto ancora di più le vie di fuga degli "irriducibili" del week end festivo. Un ponte che non riusciranno ad attraversare, nonostante la loro fervida fantasia. «E' successo di tutto e ci hanno raccontato di tutto. Una persona, al posto di blocco, è riuscita a dirci: 'Sto accompagnando la mia amica trans a lavorare'»


Vita dura anche per gli spacciatori. Una donna di 26 anni, per esempio, è stata arrestata a Rimini dai carabinieri di Cattolica con l'accusa di detenzione di droga. La donna è stata fermata dai militari mentre era alla guida di una Peugeot, allo svincolo autostradale Rimini sud della A14. Ai carabinieri, la donna avrebbe detto di essere di ritorno da Bologna, dove era andata per lavoro ma, non convinti, i militari l'hanno incalzata e lei si sarebbe contraddetta. A quel punto i carabinieri hanno controllato l'auto, rinvenendo 1 chilo e 10 grammi di eroina in due panetti. La donna è stata arrestata e portata in carcere a Pesaro.


Episodio simile a Monfalcone (Gorizia) dove un uomo di 44 anni è stato fermato due volte nell'arco di tre giorni mentre si aggirava immotivatamente per le strade della cittadina. In entrambe le circostanze gli agenti della Polizia del locale commissariato, nel corso di una perquisizione personale e dell'auto, hanno trovato una modica quantità di eroina, 11 grammi in tutto, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi. Per l'uomo c'è stata la duplice sanzione per inottemperanza al Dpcm per il contrasto al Coronavirus e altrettante denunce per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel secondo caso aveva anche due coltelli, che gli sono costati una denuncia per detenzione delle armi bianche. Nel corso del secondo controllo stradale, il monfalconese era in auto con un concittadino di 34 anni: anche per lui è scattata la sanzione amministrava perché non ha saputo fornire validi motivi in ordine al proprio spostamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero