Gli auguri arrivano dall'alto. Libri e giochi, caramelle e haiku: per Pasqua le "ceste sospese", nate per ospitare cibo e prodotti di igiene per chi in questo...
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In pochi giorni, le ceste nel quartiere sono diventate più di 30, mentre a Milano sono oltre 50 le cassette delle frutta o i panieri appesi alle grate o calati dai balconi per venire incontro alle esigenze di tanti. Nei giorni scorsi c'erano prodotti alimentari di ogni tipo, dalla farina alla pasta, dalle mele ai pelati, ma per Pasqua le donne della Bovisa hanno deciso di mandare un messaggio diverso: «il pane, ma anche le rose» chiosa Ilaria, che insieme alle figlie ha scritto poesie, disinfettato bambole, fatto tanti pacchetti colorati.
E anche questi, come i prodotti di prima necessità, sono spariti subito. «Visto come si svuotano in fretta le ceste, abbiamo capito di aver individuato un bisogno reale: il nostro invito è condividere l'iniziativa, sempre con il motto 'chi può metta, chi non può prendà». In molti hanno preso in parola l'appello: «ieri un ragazzo in bici si è fatto il giro del quartiere mettendo un pacchetto di cracker in ogni cesta, anche questa - conclude Ilaria - è poesia».
Il Messaggero