Coronavirus, una storia paradossale arriva da Napoli, all'ospedale Cotugno che combatte in prima linea da sempre contro le malattie infettive. Un uomo, che presentava sintomi...
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Coronavirus, Governo prepara nuovo Decreto e maxi piano economico
«Ho perso un medico e un infermiere validissimi che adesso devono state in isolamento e non possono dare, come hanno fatto finora il loro prezioso contributo. Sputare addosso a una persona quando si hanno, in un momento come questo, sintomatologie e febbre, equivale a sparare, non c'è differenza». È il commento del direttore generale dell'ospedale Cotugno di Napoli Maurizio Di Mauro. «Sono indignato, ci sono ragazzi che stanno dando l'anima - sottolinea Di Mauro - stamattina ho visto i neo assunti, ragazzine di 23-24 anni che forse non sanno a che cosa stanno andando incontro, pronte a dare il loro contributo in questa battaglia contro il coronavirus».
«Una situazione preoccupante è quello dei medici, che mano mano si stanno contagiando: abbiamo 6 medici positivi alla Federico II». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Radio Crc, facendo il punto sull'emergenza coronavirus in Campania. «La situazione - ha aggiunto - rischia di aggravarsi nei prossimi giorni e c'è un evidente che sovraccarico di lavoro per medici, infermieri e personale amministrativo. Cominciamo ad avere problemi anche da quel punto di vista». Il governatore ha anche ricordato la situazione del contagio in Regione: «Al momento - ha spiegato De Luca - il quadro è questo: ieri sera contavamo 147 persone contagiate, quindi più 9 rispetto al giorno prima, 2 persone guarite, 44 in terapia intensiva».
«Stiamo lavorando anche al piano B, nel caso ci fosse un'esplosione del contagio.
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«In questo momento, con i rischi legati all'epidemia di coronavirus, uno sputo, soprattutto quando si ha una sintomatologia influenzale, è un'aggressione violenta. È come sparare perché può essere estremamente lesivo. Sono disgustato». A dirlo, all'Adnkronos Salute, Maurizio Di Mauro, direttore generale dell'ospedale Cotugno di Napoli dopo l'episodio di ieri sera nel pronto soccorso del nosocomio napoletano dove un uomo, in attesa per il tampone, ha tolto la mascherina e «prima ha aggredito verbalmente una dottoressa poi, dopo l'arrivo di un infermiere in difesa del medico, ha tolto la mascherina e ha sputato a tutti e due». «Il risultato è che ora - ha detto ancora Di Mauro - ho due ottimi operatori, bravi e impegnati, in isolamento a casa, che non potranno dare il loro contributo in questa fase. Noi, come sempre, continuiamo a lavorare 24 ore su 24 per dare risposte ai cittadini. Ma è incredibile che i nostri sforzi e le nostre risorse possano essere sprecati in questo modo. Tra l'altro l'attesa che avrebbe 'irritatò l'aggressore, era dovuta a due casi gravi arrivati in ambulanza», dice il Dg riferendo che l'uomo, che era arrivato con mezzi propri al pronto soccorso, «dopo questo gesto assurdo si è dileguato prima dell'arrivo dei carabinieri» . «Il questore - ha concluso il Dg - che ho sentito dopo l'episodio, ci ha dato disponibilità per l'intervento rapido, entro due minuti dalla chiamata, e per un rafforzamento dei presidi, soprattutto in vista di un possibile aumento dei flussi e del panico legati all'epidemia da coronavirus».
Il Messaggero