Coronavirus, l'Italia chiude i porti alle Ong: «Non sono sicuri»

L'Italia non è un porto sicuro per lo sbarco dei migranti. Lo stabiliscono - con un decreto - quattro ministri. Si legge infatti nel documento in possesso del...

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L'Italia non è un porto sicuro per lo sbarco dei migranti. Lo stabiliscono - con un decreto - quattro ministri. Si legge infatti nel documento in possesso del Messaggero: «Per l'intero periodo di durata dell'emergenza sanitaria nazionale derivante dalla diffusione italiana del coronavirus i porti italiani non assicurano i necessari requisiti per la definizione di place of safety (luogo sicuro) per i casi di soccorso». 


Con questo decreto ministeriale firmato dai ministri dei Trasporti Paola De Micheli, degli Esteri Luigi Di Maio, degli Interni Luciana Lamorgese, della Sanità Roberto Speranza il governo chiude i porti. O meglio, come si legge nel decreto, non assicura i necessari requisiti di sbarco ai migranti previsti dalla convenzione di Amburgo.

SCARICA IL DECRETO FIRMATO DAI MINISTRI DE MICHELI, DI MAIO, LAMORGESE E SPERANZA

 
 



Il secondo articolo del decreto stabilisce i tempi di questo stop e li mette in correlazione con l'emergenza sanitaria in corso in Italia. "Le disposizioni di questo decreto producono effetto dalla data di sua adozione e per la durata di emergenza sanitaria". Dunque fino al 31 luglio. 



 


   
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Il Messaggero