Caritas di Milano aumenta i controlli per chi entra in mensa o negli ostelli: appello a medici in pensione

La Caritas di Milano si attrezza per l'emergenza coronavirus. Da questa settimana si rafforzano le operazioni di controllo sanitario su tutte le persone che chiedono accesso...

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La Caritas di Milano si attrezza per l'emergenza coronavirus. Da questa settimana si rafforzano le operazioni di controllo sanitario su tutte le persone che chiedono accesso ai servizi caritativi: mense, ostelli, dispensari. Una misura cautelativa introdotta in seguito alle disposizioni delle autorità pubbliche.


All’ingresso della struttura, controlleranno che chi entra non abbia la febbre, la gola arrossata o la tosse. Nel caso, dovessero riscontrare questi sintomi, allerteranno il pronto soccorso.

Il filtro sanitario che era già stato creato la scorsa settimana all’inizio dell’emergenza allo scopo di tutelare la salute degli ospiti, dei volontari e degli operatori.

«Ringraziamo la Cri per questa disponibilità. Se qualche medico in pensione o qualche laureando in medicina volessero darci una mano, saremmo felici di inserirli nello staff. Proprio in questo momento così difficile non possiamo lasciare soli i più indifesi: persone che vivono per strada, socialmente deboli, e che sono anche le più esposte alla malattia. Al tempo stesso, dobbiamo farlo, responsabilmente, rispettando le indicazioni che ci vengono date dalle autorità per evitare il diffondersi del contagio. Per questa ragione abbiamo scelto di non chiudere i servizi, ma di riorganizzarli. Non è una decisione facile, ma cerchiamo di tenere in equilibrio la tutela della salute e la solidarietà agli ultimi, due principi che non possono essere messi in contraddizione», dichiara Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
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Il Messaggero