In Lombardia 24 casi positivi al coronavirus e altri 3 anziani morti, tutti sugli 80 anni. «Siamo a 240 casi positivi, abbiamo fatto più di 1.800 tamponi, per i...
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«Aspettiamo che passino 4 o 5 giorni per capire che effetto i provvedimenti che abbiamo preso possano dare. Noi siamo fiduciosi in un esito positivo». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
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Allerta per ricette cartacee. C'è un problema pratico che sta emergendo in questi giorni in Lombardia: la prescrizione dei farmaci da parte del medico di medicina generale. A differenza del Veneto o della Sicilia infatti, questa regione non ha ancora la ricetta dematerializzata. Il che obbliga i cittadini a doverla recuperare in formato cartaceo nello studio del medico di medicina generale, dove invece, secondo le nuove linee guida regionali, dovrebbe evitare di andare.
Stop a gite scolastiche e sport solo a porte chiuse. Stop «eventi» e «competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati» in tutti i Comuni delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte e sport «a porte chiuse» negli impianti fatta eccezione per i comuni nelle zone rosse. È uno dei punti previsti dal dpcm di attuazione del decreto contro la diffusione del coronavirus. «I viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sono sospese fino al 15 marzo 2020», si legge nello stesso dpcm. Con il provvedimento si reintroduce l'obbligo di presentazione del certificato medico a scuola: «La riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore a cinque giorni avviene, fino alla data del 15 marzo 2020, dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti», si legge ancora nel provvedimento.
Tensione Fontana-Governo. Momento di tensione, poi rientrato, al tavolo del governo con le regioni sul Coronavirus. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana, a quanto apprende l'ANSA, avrebbe abbandonato la riunione, per poi tornare a collegarsi, dopo una «incomprensione - spiega una fonte di governo - sul tema delle mascherine». Lo strappo sarebbe rientrato in pochi minuti, dopo una telefonata a Fontana del ministro lombardo Lorenzo Guerini. Il clima - assicurano più fonti - poi «è migliorato, in piena collaborazione».
«Qualcuno ci ha detto che siamo stati lenti ma non è stata colpa nostra. Abbiamo passato la domenica in contatto diretto con il governo per costruire un'ordinanza che potesse essere ritenuta valida da virologi e scienziati ma anche compatibile con i legislatori». È quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel suo intervento nel Consiglio Regionale. «Il governo aveva dei dubbi che voleva chiarire e l'ordinanza firmata anche dal ministro è arrivata alle 20.30».
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Il Messaggero