Coronavirus Lombardia, prove di normalità a Milano: bar aperti anche oltre le 18

Mentre la conta dei contagi prosegue, la Lombardia, il focolaio italiano di coronavirus più importante con i suoi 258 casi, prova a tornare a una parziale normalità....

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Mentre la conta dei contagi prosegue, la Lombardia, il focolaio italiano di coronavirus più importante con i suoi 258 casi, prova a tornare a una parziale normalità. Nei giorni scorsi l'allarme si è trasformato in allarmismo e ora la parola d'ordine è dietrofront: da oggi i bar di Milano e di tutta la regione potranno restare aperti anche dopo le 18. Unica accortezza: per evitare assembramenti, il servizio bar dovrà essere gestito solo al tavolo dal personale e non direttamente al bancone. Resta, ovviamente, il divieto di ingresso e uscita nella zona rossa (quella tra Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d'Adda). 


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BAR E RISTORANTI
«I bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande - si legge sul sito della Regione - non sono soggetti a restrizioni e pertanto possono rimanere aperti come previsto per i ristoranti, purché sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall'esercizio».



«Sul sito della Regione sono state pubblicate 'interpretazioni autentiche' che chiariscono cosa prevede l'ordinanza firmata domenica dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dal ministro della Salute, Roberto Speranza che non è stata né modificata né aggiornata e resta pienamente in vigore», spiega un comunicato. «Nei ristoranti - prosegue la nota - può entrare un numero contingentato di persone. Lo stesso, dunque, vale anche per i bar dove ci sono posti a sedere contingentati e che effettuano servizio al tavolo e non al bancone». La Regione sottolinea anche che «l'obiettivo dell'ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come 'gialle' (ossia valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della zona rossa) è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo. L'amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può dettagliare ulteriormente l'ordinanza in coerenza con l'obiettivo della stessa».

 
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LA ZONA ROSSA
Misure ovviamente molto più restrittive nella zona rossa che comprende i seguenti Comuni lombardi: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini. Qua è vietato entrare e uscire. Stop a scuole, uffici pubblici, musei e qualunque tipo di manifestazione che preveda assembramenti di persone. Siospese le attività lavorative, restano aperti solo i servizi essenziali.
 

I MINORI POSITIVI

Sono sei i minori risultati positivi al Coronavirus in Lombardia. La maggior parte legati alla cosiddetta zona rossa dove ora vige il divieto di ingresso e di uscita. Si tratta di una bambina di 4 anni di Castiglione d'Adda ricoverata al San Matteo, di un 15 enne ricoverato a Seriate (Bergamo) e due ragazzini di 10 anni di Soresina (Cremona) e di San Rocco al porto (Lodi) già tornati a casa. Positivo nei giorni scorsi anche un 17enne della Valtellina che frequenta l'istituto Tosi di Codogno e successivamente anche un suo compagno di scuola della provincia di Sondrio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero