La quarantena per il Coronavirus si allarga e sotto osservazione ci sono adesso anche due neonati. Gli otto italiani attesi dalla Cina sono rientrati in Italia e si trovano ora...
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E nella città militare della Cecchignola, dove una settimana fa erano stati rimpatriati i primi 56 italiani, gli animi non sono quelli sereni dei primi giorni. Il governo intanto si muove anche sul fronte dei possibili contraccolpi sull'economia derivanti dalla frenata del gigante cinese. È «difficile stimare l'impatto», ha avvertito ieri il governatore di Bankitalia Ignazio Visco: potrebbe essere «contenuto» ma anche «più significativo». Perciò il premier Giuseppe Conte ha convocato un tavolo interministeriale a Palazzo Chigi con i ministri della Salute, degli Esteri e anche dell'Economia, oltre che con il commissario Angelo Borrelli.
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Allo studio c'è una task force che valuti gli effetti dell'emergenza sull'economia e proponga una serie di interventi a sostegno delle imprese, nei diversi settori, dall'industria al turismo. «Dobbiamo intervenire per contenere l'impatto», ha detto una settimana fa il premier Conte nell'incontro con i gruppi parlamentari nel quale erano emerse richieste di sussidi alle imprese che lavorano con la Cina. Quanto allo stop dei voli, Speranza chiarisce che, salvo ripensamenti, il blocco non viene rimosso, perché «le relazioni diplomatiche sono rilevanti e le questioni economiche fondamentali, ma il diritto alla salute è più importante ancora». Dopo i test positivi sul giovane 29enne ricercatore emiliano, primo italiano contagiato dal virus, allo Spallanzani di Roma sono finiti anche due bambini che erano alla Cecchignola: hanno alcune linee di febbre ma per fortuna - dai primi test - sono risultati negativi al Coronavirus.
I piccoli di 4 e 8 anni, accompagnati dal padre, sono stati trasferiti nell'ospedale romano a titolo puramente precauzionale, così come alcune ore prima la donna affetta da congiuntivite. Per lei è stata scongiurata al momento qualsiasi ipotesi di contagio. E mentre altri 12 pazienti sottoposti ai test sono in attesa di risultato, restano stabili allo Spallanzani le condizioni del 29enne ricercatore e della coppia di cinesi, gli unici tre contagiati che al momento risultano in Italia. Il ministero della Salute è ora impegnato ora nella gestione medica nel nuovo importante punto di quarantena del Celio.
In un intero piano di una delle palazzine del Policlinico militare, il comando logistico dell'esercito aveva già disposto nei giorni scorsi l'allestimento di tutte le stanze per ospitare gli otto italiani, giunti dalla Gran Bretagna dopo essere partiti da Wuhan con circa 200 passeggeri europei. All'interno delle camere per l'ennesima quarantena ci sono diversi comfort, come tv e wi-fi, e la profilassi è la stessa adottata per i 'reclusì della Cecchignola. Tra gli otto italiani ci sono anche due madri con i loro neonati di pochi mesi, un bimbo e una bimba. Un nuovo ospite potrebbe aggiungersi a breve: Niccolò, lo studente 17enne di Grado bloccato a Wuahn per la febbre rilevata ai controlli medici, ora sta bene. «Faremo di tutto per riportarlo a casa, nessuno deve rimanere indietro», ha detto il ministro Di Maio.
L'aereo militare che porterà Niccolò in Italia dovrebbe decollare nelle prossime 24 ore.
Il Messaggero