Coronavirus in Campania, 13 casi. De Luca: «Scuole devono riaprire»

Il coronavirus è in quattro province della Campania. Attualmente sono 13 i casi conclamati di Coronavirus in Campania. Lo ha detto in conferenza stampa il governatore...

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Il coronavirus è in quattro province della Campania. Attualmente sono 13 i casi conclamati di Coronavirus in Campania. Lo ha detto in conferenza stampa il governatore Vincenzo De Luca. «Non sono ancora certificati ma sono 13» ha aggiunto. Nel dettaglio nove a Napoli, due a Caserta, uno a Vallo della Lucania (Salerno), uno nel Beneventano. Dei 13 casi risultati positivi al Coronavirus in Campania, «tre sono ricoverati in ospedale ma in buone condizione, il resto sono a casa», ha sottolineato De Luca. «Nei giorni scorsi c'è stata anche una preoccupazione sulle maschere chirurgiche, problema risolto parlando con il capo della Protezione Civile - ha spiegato - Domani ne arriveranno 300mila. Così come siamo a lavoro per individuare i posti letto riservabili in caso di aumento del problema». Ribadisce che non in Campania «non abbiamo focolai ma casi tutti individuati».


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«Procederemo alla denuncia delle persone che non rispondono all'obbligo di responsabilità e a comportamenti corretti». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, facendo il punto sull'emergenza di coronavirus in conferenza stampa trasmessa su Facebook.

«Mai come in questo caso è emersa l'assoluta necessità di una funzione regionale. Sento cose cervellotiche in momento sbagliato. Dobbiamo essere un Paese, è evidente che non possiamo andare a ruota libera ma non è possibile un atteggiamento unitario». Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della conferenza stampa indetta per fare il punto sull'emergenza Coronavirus. «Provate a immaginare con burocrazie centrali cosa sarebbe accaduto. Evitiamo di dire cose propagandistiche - ha aggiunto - Il ministro Speranza cercherà di costruire delle iniziative e direttive aderenti alla specificità, territorio per territorio. Noi siamo favorevoli ad avere linea unitaria e di coerenze generale sapendo che la coerenza non significa stupidità burocratica».


«È stata emessa una ordinanza con scadenza primo marzo: tutte le attività pubbliche possono e devono essere e riprese, tranne se arrivano indicazioni diverse in queste ore dal governo». Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca in conferenza stampa. Per De Luca se «tieni aperti i tribunali, consenti partite aperte al pubblico diventa ridicolo chiudere le scuole: un conto sono zone in quarantena, altro un'area come la nostra. Non possiamo tenere le scuole chiuse per mesi senza motivazioni vincolanti».

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Il Messaggero