Miracolo Basilicata. Contagi zero. E ottime prospettive dopo il grande spavento da coronavirus. Così il Governatore della Regione, Vito Bardi, annuncia: «Il 26 aprile...
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Covid-19: Umbria, Basilicata e Molise verso contagi zero. L'epidemiologo: «Tra 5 e 16 maggio l'Italia ne uscirà»
«Se continua il trend positivo, dovremo prepararci alla fase due. Stiamo mettendo a punto un piano strategico per il turismo e l'agricoltura», prosegue il Governatore. Riapriranno gli impianti balneari? «Questo è un altro grosso problema - replica - Certo qualche apertura bisognerà farla». E le scuole? «Mi spaventa la possibilità di nuovi picchi ad ottobre. Dobbiamo valutare sulla riapertura a settembre, essere attenti e sicuri di quello che si fa». A dicembre? «Potremo parlarne tra un mese. Si vive alla giornata». Al traguardo invece l'accordo con il Miur ed il ministero della Sanità per l'istituzione di una facoltà di Medicina a Potenza: «Era stato elaborato prima che arrivasse la pandemia - comunica Bardi - Adesso sarà uno stimolo in più».
Coronavirus, leggero miglioramento generale. Ancora meno terapie intensive e morti scesi a 431
Qual è la ricetta segreta del modello Basilicata? «Fin dall'inizio - risponde il Governatore - ho attuato una politica di prevenzione, ho bloccato i rientri dal nord, ho stretto con censimenti e quarantene isolando immediatamente i comuni in cui c'erano focolai, specialmente Tricarico, dove è stata colpita dal virus una Casa di cura ed Irsina. Ho istituito squadre anti-covid, il cui compito è assistere a casa persone positive al Covid-19 per evitare di intasare gli ospedali. Il tutto sempre nell'ottica di isolare il positivo e ricostruire la catena dei contagi». Tra i casi emblematici che hanno fatto scuola, quello del comune di Rapolla dove «durante le visite di condoglianze ad una famiglia, a seguito di un decesso, si sono contagiati tutti e ci sono stati anche due morti». Parola d'ordine dunque? «Evitare assembramenti, riunioni. Mai abbassare la guardia, tanto più che ad ottobre è prevista una nuova ondata, ancora più forte nelle regioni del Mezzogiorno».
Il Messaggero