Il coronavirus sta mettendo in ginocchio l'economia mondiale ma sta anche cambiando molte delle abitudini giornaliere, fra cui quella di ridurre l'utilizzo dei...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Coronavirus, Iss: «Pericoloso mischiare candeggina con altri detersivi per pulire i pavimenti»
Toccare banconote e monete, sottolineano i ricercatori, può trasmettere il coronavirus ma in realtà i rischi sono minori di quelli nel digitare i tasti del pin di un bancomat o prendere in mano una carta di credito visto che il morbo sopravvive più a lungo sulla plastica. Per essere sicura una transazione dovrebbe essere contactless o tramite uno smartphone, metodi che si stanno diffondendo sempre di più con un ritmo accelerato a scapito delle banconote e monete.
E nei giorni scorsi il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini ha ricordato i vantaggi dei nuovi metodi di pagamento nel minimizzare i contatti. La paura del contagio si è così estesa, nota la Bri, che per ridare fiducia nel contante alcune «banche centrali come la Bank of England, la Bundesbank, la Bankf of Canada o quella del Sud Africa stanno comunicando di continuare ad accettare il cash e, in alcuni casi (come la banca centrale della Cina ndr) sono impegnate a sterilizzare e porre sotto quarantena le banconote» mentre altre «stanno incoraggiando i pagamenti contactless». Guardando avanti i due estensori del paper, rilevano come la situazione potrebbe «far accelerare il cambiamento verso i pagamenti digitali».
Nelle crisi passate, nota il paper «la domanda di contanti spesso aumentava perché i consumatori cercavano una riserva di valore stabile e un mezzo di scambio. Ma attualmente la situazione è differenziata da paese a paese. Negli Usa la circolazione dei contanti è salita mentre i prelievi dagli Atm in Gran Bretagna sono crollati. Nel medio termine è prevedibile un uso più cauto dei contanti e un incremento strutturale dell'uso dei pagamenti online, con carta o con lo smartphone» ma con un andamento diverso fra paese e classe di consumatori. Questo può portare un impatto negativo, rileva il paper, su chi non ha un conto corrente o sulle persone più anziane e pone le banche centrali di fronte alla sfida di rendere le reti di pagamento sicure di fronte alle minacce di hacker e problemi tecnici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero