Mentre sono all'ordine del giorno le disamine sulla app "Immuni" c'è un'altra app, nata da un progetto campano, che è già scaricabile....
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Coronavirus, app Immuni: come funziona, quali informazioni può captare e chi può vedere i dati. Le risposte
Coronavirus, nella fase 2 ecco cosa servirà per uscire di casa
La "app rivale" elaborata dalla Softmining, calcola la probabilità di contagio sulla base di un modello scientifico che tiene conto della durata del contatto, dei giorni trascorsi dal contatto e dal numero di questi contatti. La app utilizza metodi di trasmissione dei dati quali, BT-LE, BT, WiFi P2P e GPS, che deve essere abilitato dall'utente: la scansione avviene ogni 60 secondi anche con l’app in background. Ogni 60 minuti i dati aggregati vengono salvati su un database protetto messo in condivisione con le autorità sanitarie. I dati vengono conservati nel database per 21 giorni e poi cancellati.
La app, si legge sul sito, «è stata sviluppata senza fini economici né di acquisizione di dati sensibili». Cosa succede quindi se il cittadino rischia di essere stato contagiato? Sarà informato in tempo reale e potrà optare per l'isolamento volontario: le autorità sanitarie, da parte loro, potranno concentrare i test sulle persone che hanno avuto contatti realmente a rischio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero