Coronavirus, gli agricoltori: «Aiutateci, comprate solo italiano»

«Pretendete di acquistare prodotti italiani, questo è un momento difficile e dobbiamo aiutarci a vicenda». Il Coronavirus colpisce anche il mondo degli...

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«Pretendete di acquistare prodotti italiani, questo è un momento difficile e dobbiamo aiutarci a vicenda». Il Coronavirus colpisce anche il mondo degli agricoltori, alle prese non solo con le conseguenze di una crisi che si fa sentire giorno dopo giorno, ma anche con un clima non favorevole. Dino Scanavino, presidente della Confederazione italiana agricoltori (che vanta 900mila iscritti), si fa portavoce di quelli che sono i problemi della categoria: «Che poi sono quelli di tutti i cittadini: problemi di mobilità, aggravati dal fatto che spesso chi lavora la terra vive in zone periferiche». Tra i settori più colpiti c'è quello degli agriturismi, con un canale fino al 90% delle presenze: «Per gli oltre 23.000 agriturismi italiani – viene fatto notare - servono sospensioni dei contributi previdenziali e dei pagamenti delle rate dei mutui per un periodo non inferiore a 12 mesi. Allo stesso tempo, occorrono incentivi che rilancino il settore, con adozione di coupon a parziale rimborso spese, detrazioni fiscali e sospensione della tassa di soggiorno, nonché un piano di promozione straordinario». Per non parlare del settore florovivaistico: «Le piante aromatiche – tanto per fare un esempio - si dovrebbero vendere in questi mesi. Parliamo di milioni e milioni di piante pronte per la vendita che deperiranno». E, come se non bastasse il virus, ecco le gelate: «Ci sono stati dei danni al settore ortofrutticolo. In Emilia le pesche sono state falcidiate: ci saranno, ma non saranno così tante come gli altri anni».

 


E poi c'è un altro tema: quello del fabbisogno giornaliero di mascherine per chi deve lavorare la terra: «E' stimato in circa 1,3 milioni, al giorno - dice il presidente della Cia - Le abbiamo richieste ma ci stiamo organizzando per poter dare, in tal senso, un sostegno alle imprese». Ma gli agricoltori vogliono aiutare anche chi è in prima linea nella lotta al virus: offrendo la disponibilità dei propri mezzi per la sanificazione delle strade. «E' successo in Puglia, in Veneto e in Campani: non sempre è possibile, perché l'Arpa ha espresso parere contrario. Ma da parte nostra, siamo a disposizione del Paese, perché il mondo agricolo non si ferma». L'appello più importante che Scanavino rivolge è alla grande distribuzione. «I consumatori stanno privilegiando l'acquisto di prodotti alimentari come latte, uova, frutta, verdura, legumi, farina, che registrano notevoli incrementi delle vendite. Per questo chiediamo ai protagonisti della Gdo di sostenere concretamente i nostri produttori acquistando questi ed altri prodotti direttamente dalle aziende agricole del nostro Paese, che non stanno lesinando sforzi per garantire a tutti i cittadini, ogni giorno, cibo fresco e sano”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero