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Il Liceo Artistico di Ravenna ha istituito il congedo mestruale per le studentesse che lo richiedano. «Probabilmente - ha spiegato il preside, Gianluca Dradi - per una scuola si tratta della prima iniziativa di questo genere in Italia». La delibera con la quale il consiglio di istituto del Liceo Artistico "Nervi-Severini" ha dato avvio all'iniziativa, è stata pubblicata nei giorni scorsi sull'albo on line della scuola.
Congedo mestruale al liceo
In particolare riconosce alle studentesse che soffrano di dismenorrea, la possibilità di assentarsi per un massimo di due giorni al mese senza che tale assenza sia calcolata tra quelle che devono essere considerate per la validità dell'anno scolastico. La legge prevede infatti che gli studenti debbano frequentare almeno i tre quarti dell'orario annuale per potere essere ammessi agli scrutini: conseguentemente un quarto dell'orario annuale è la quota massima di assenze possibili per la validità dell'anno scolastico.
Le parole del preside
«La promozione delle competenze di cittadinanza, che costituisce uno degli obiettivi formativi delle scuole, passa anche attraverso il recepimento delle legittime istanze degli studenti messi nelle condizioni di appurare come i problemi possano essere gestiti attraverso un processo democratico che si realizza all'interno degli organi collegiali». Lo dice Gianluca Dradi, preside del liceo ravennate che ha istituito il congedo mestruale. Secondo il regolamento approvato, le studentesse con dismenorrea certificata avranno la «possibilità di produrre un solo certificato medico all'anno, attestante detta sindrome, al fine di vedersi riconoscere sino a due giorni al mese come deroghe al vincolo di frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato, assenze che pertanto non incidono sul monte ore massimo di quelle consentite ai fini della validità dell'anno scolastico, ferma restando la necessità della presentazione della giustificazione dei genitori (o delle studentesse maggiorenni), mediante libretto web». Il liceo ravennate diretto da Dradi ha già istituito il regolamento per le 'carriere alias', cioè la possibilità di adottare un nome di elezione per gli studenti transgender. Qualche anno fa destò scalpore anche per la modalità con la quale reagì a una scritta vergata su un muro della scuola ('il preside è gay): «attraverso questi regolamenti - ha detto - comunichiamo alle studentesse e agli studenti che la scuola riconosce i loro problemi e i loro bisogni e che intende, nei limiti del possibile, affrontarli per creare un ambiente accogliente e inclusivo».
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