Giovani, il 95% degli under 30 italiani si informa sul web

Giovani, il 95% degli under 30 italiani si informa sul web
Cercano notizie online, sui social network ma anche nei tg nazionali, leggono i quotidiani solo se “sfogliati” su internet e prediligono la cronaca locale. Cosa...

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Cercano notizie online, sui social network ma anche nei tg nazionali, leggono i quotidiani solo se “sfogliati” su internet e prediligono la cronaca locale. Cosa vogliono? Notizie vere e non di parte. E' questo quello che, le nuove generazioni cercano dall'informazione. A rivelarlo è un'indagine sui giovani e l’informazione in Italia, realizzata dall’Istituto Demopolis per l’Ordine dei Giornalisti, in occasione del Premio Mario e Giuseppe Francese.


Oggi il 95% degli under 30 italiani fruisce quotidianamente della Rete, il 60% è di fatto sempre connesso ad internet. I dati disagnano nettamente un cambio epocale nell'informazione, avvenuto negli ultimi 10 anni: dal 2009-2019 la fruizione dei tg e dei programmi d’informazione è passata dal 76 al 66%, quella dei siti di informazione online dal 31 al 75%; cresce di quasi 50 punti, dal 15% al 63%, l’utilizzo dei Social quale strumento di informazione. È invece sempre più residuale, tra gli under 30, il peso della carta stampata: in pochi acquistano un giornale in edicola, anche se i quotidiani continuano ad essere letti, online, in tempo reale.

«La centralità delle Rete – ha spiegato il direttore di Demopolis Pietro Vento – incide in modo significativo sulle modalità di informazione delle nuove generazioni: il 75% entra in contatto con l’attualità attraverso siti web, portali e testate online. Considerato il contesto, i telegiornali, nazionali e locali, e i programma d’informazione in tv tengono le loro posizioni: li segue il 66% degli under 30. Sempre più centrale appare poi il ruolo di Facebook, Youtube e dei principali Social Network, vero e proprio incrocio di tutte le informazioni».

Che cosa non va nell'informazione? A quasi i 2/3 dei giovani intervistati non piace la faziosità dell’informazione politica italiana; il 56% stigmatizza la scarsa obiettività, il 48% la superficialità di molte notizie. Un punto a favore dell'informazione tradizionale arriva sul piano della credibilità, e non è poco: i media tradizionali sono comunque percepiti dagli under 30 come più affidabili rispetto ai Social Network.

Ma colpisce un altro dato nell’analisi Demopolis per l’Ordine dei Giornalisti: ad interessare di più chi ha meno di 30 anni sono per il 70% i fatti locali che avvengono nella propria città o regione. Ma anche, per i due terzi, l’informazione nazionale. Più bassa, poco sopra il 40%, l’attenzione su quanto accade in Europa e nel resto del mondo. Un altro dato appare estremamente significativo: il 73% dei giovani italiani riconosce oggi al giornalismo una funzione fondamentale per il Paese e 7 ragazzi su 10 vorrebbe leggere soprattutto inchieste. «Il 70% dei giovani – ha detto il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – si dichiara interessato al giornalismo d’inchiesta e di denuncia. Le nuove generazioni lo vorrebbero più presente sui media italiani».


Il focus sul rapporto tra nuove generazioni e media nel nostro Paese costituisce una delle iniziative volute dall’Ordine dei Giornalisti in occasione del Premio Mario e Giuseppe Francese, in programma il 26 gennaio a Palermo, nel quarantennale dell’uccisione del giornalista Mario Francese. Alla conferenza stampa hanno preso parte il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, il presidente dell’Odg Sicilia Giulio Francese e i componenti della commissione del Premio. 

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Il Messaggero