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La Consulta ha deciso: stop all’automatismo sul cognome paterno ai figli. D’ora in avanti sarà necessario attribuire anche il cognome materno. Una sentenza storica grazie alla quale le donne italiane, dopo decenni di attese, hanno conquistato un diritto finora negato dall’articolo 262 del codice civile, quello appunto di poter dare ai figli il proprio cognome.
Avvocato Marco Meliti - matrimonialista e presidente dell’Associazione Italiana di Diritto e Psicologia della Famiglia ( DPF) - cosa ha stabilito esattamente la Corte costituzionale?
«La Consulta ha di fatto dichiarato illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ai figli. La sentenza della Corte costituzionale definisce come discriminatoria e lesiva dell'identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre. Adesso la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell'ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due».
E se l’accordo manca?
«In questo caso resta salvo l'intervento del giudice in conformità con quanto dispone l'ordinamento giuridico. Secondo la Corte, nel solco del principio di eguaglianza e nell'interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome che costituisce elemento fondamentale dell'identità personale. Tale disposizione riguarderà tutti, sia i figli nati nel matrimonio che quelli nati fuori dal matrimonio e i figli adottivi».
In passato l’imposizione del cognome altra paterno ai figli è stata motivo di liti tra i coniugi?
«Assolutamente sì e molto più di quanto si possa immaginare.
Come verrà regolata l’apposizione dei cognomi ai figli dei figli? Si trasmetteranno quattro cognomi?
«Certamente no. Adesso dovrà essere il legislatore a regolamentare tale fattispecie, confermando la prassi che vede la possibilità per chi ha il doppio cognome di trasmettere al figlio solo uno dei due cognomi, a scelta.
Ciò al fine di scongiurare che i nipoti della coppia originaria si ritrovino automaticamente con quattro cognomi da scrivere e con un’ulteriore crescita esponenziale dei cognomi nei rapporti futuri di filiazione».
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Il Messaggero