Incidente cinghiali in A1, Toninelli avvia controlli sulle recinzioni: «Servono barriere sicure»

Cinghiali su A1, dubbi sulle recinzioni: il pm di Lodi apre un'inchiesta
Controlli sulle recinzioni che impediscono ad animali e persone di attraversare le autostrade: oggi il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha voluto portare un mazzo di...

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Controlli sulle recinzioni che impediscono ad animali e persone di attraversare le autostrade: oggi il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ha voluto portare un mazzo di fiori sul luogo dell'incidente dove ieri è morto il ventottenne Slavomir Lombardi e sono rimaste ferite altre 10 persone a causa del passaggio di alcuni cinghiali lungo l'A1 nel lodigiano. E ha promesso controlli e interventi. Secondo Toninelli, si è trattato di «un incidente che doveva e poteva essere evitato». 


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​«È inaccettabile che animali di così grandi dimensioni possano superare le recinzioni e rischiare di causare tragedie come questa», ha aggiunto postando la foto del tratto di autostrada che si trova fra Lodi e Casalpusterlengo. «Sono arrivato qui oggi a esprimere cordoglio e vicinanza alle vittime da parte del Governo, dello Stato, ma appena arrivato mi sono anche reso conto di una seconda falla nella rete autostradale» ha spiegato ai giornalisti presenti, annunciando di aver «chiesto all'Ufficio ispettivo territoriale di Milano di verificare la situazione della rete autostradale».

«Oltre a queste strutture di blocco, di separazione con la tratta autostradale - ha detto - ce ne sono di più sicure e più solide e sicuramente chiederemo al concessionario, in questo caso Autostrade per l'Italia, di intervenire». «So che ci sono delle barriere protettive - ha concluso - molto più sicure con dei basamenti in cemento che non permettono a un animale di scavarci sotto. E anche più alte. Questi, secondo me, sono i livelli di sicurezza minimi che devono essere garantiti da un concessionario che guadagna tantissimi soldi dalla concessione del suolo pubblico».


Già ieri Autostrade per l'Italia aveva assicurato che «impianto di recinzione che delimita la proprietà autostradale è risultato integro e in corretto stato di efficienza e che il passaggio dei cinghiali è avvenuto tramite un varco creato dagli stessi al di sotto della rete». Gli animali (almeno tre le carcasse ritrovate) avrebbero quindi scavato sotto la rete. La Procura di Lodi, guidata da Domenico Chiaro, ha aperto un'inchiesta per accertare la dinamica dell'incidente che ha coinvolto tre auto. L'attenzione è però anche rivolta ad accertare lo stato della rete prima del passaggio dei cinghiali. «Ci sono dubbi sul fatto che la rete fosse integra al momento dell'incidente», ha detto Chiaro Nel frattempo restano in prognosi riservata i due feriti più gravi: la fidanzata ventisettenne di Slavomir, che è ricoverata in rianimazione a Lodi, e un quarantenne ricoverato a Parma.
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Il Messaggero