Finto cieco assoluto, guida l'auto e firma documenti: sequestrati 200mila euro per le pensioni percepite

La truffa scoperta dagli uomini della guardia di Finanza di Padova

Cieco assoluto ma guida l'auto e firma documenti: sequestrati 200mila euro per le pensioni percepite
PADOVA - Prendeva la pensione di invalidità civile per cecità assoluta e di reversibilità per inabilità, nel contempo aveva chiesto e ottenuto il...

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PADOVA - Prendeva la pensione di invalidità civile per cecità assoluta e di reversibilità per inabilità, nel contempo aveva chiesto e ottenuto il rinnovo della patente di guida. Qualcosa, decisamente, non tornava, tant'è che gli uomini della guardia di finanza di Padova hanno messo in campo controlli mirati e alla fine l'uomo è stato denunciato per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, con contestuale proposta di misura cautelare reale di quanto ritenuto indebitamente percepito, ossia quasi 200 mila euro.

Cieco assoluto ma guida: la storia

L'uomo, nonostante fosse stato riconosciuto “cieco assoluto” dalla Commissione Provinciale Sanitaria di Padova, aveva richiesto e ottenuto il rinnovo della patente di guida, si legge sul Gazzettino. Le attività d’indagine della Compagnia di Piove di Sacco, realizzate attraverso analisi documentale, idonei servizi di appostamento e pedinamento, acquisizione di dichiarazioni di persone informate sui fatti, hanno permesso di raccogliere elementi ritenuti utili a supportare l’ipotesi dell’incompatibilità delle azioni quotidianamente svolte dall’uomo con la patologia certificata. 

 

 

Infatti, nel corso degli accertamenti è stato possibile rilevare che l’indagato è stato colto alla guida dell’autovettura intestata al proprio figlio, a seguito di un posto di controllo su strada, e che lo stesso era solito deambulare nei pressi e all’interno dell’ospedale senza alcun tipo di ausilio. Allo stesso modo, nessuna forma di assistenza è stata riscontrata in occasione dell’apposizione della propria firma per assolvere una formalità durante un evento familiare.

Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Padova, accogliendo la richiesta del pubblico ministero titolare delle indagini e condividendo le ipotesi investigative delle fiamme gialle, ha emesso apposito decreto di sequestro preventivo fino a concorrenza dell’importo di 200 mila euro circa.

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Il Messaggero