Guerra delle banane a Civitavecchia: mancano i frigo e Chiquita va a Livorno. Portuali in sciopero

Guerra delle banane a Civitavecchia: mancano i frigo e Chiquita va a Livorno. Portuali in sciopero
Al porto di Civitavecchia è scontro da parecchi giorni per uno scarico di banane proveniente dalla Chiquita. L'autorità portuale ha deciso che quella...

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Al porto di Civitavecchia è scontro da parecchi giorni per uno scarico di banane proveniente dalla Chiquita. L'autorità portuale ha deciso che quella merce deve attraccare assolutamente alla banchina 25. Ma c'è un problema: quella banchina è senza celle frigorifere. Chiquita appena ricevuta la comunicazione, ha deciso di annullare la sosta a Civitavecchia e di proseguire per Livorno. Non solo ha annullato anche il viaggio previsto per martedì prossimo. In sostanza, al momento il traffico delle banane (che costituisce il 20% di tutto il movimento container nello scalo) è perso. Un grave danno per il Cfft, la società che lo controlla, per i suoi lavoratori che potrebbero perdere il posto (un centinaio quelli a rischio). E un danno di immagine per lo scalo che corre il pericolo di perdere altri traffici e soprattutto di non acquisirne di nuovi. Il Cfft è pronto a chiedere i danni all'Authority, mentre i sindacati, senza un ripensamento dei vertici di Molo Vespucci, sono decisi a proclamare lo sciopero generale dei lavoratori del porto.




«Si è spento il “faro” che guidava i traffici e si è spento per l’incapacità di chi oggi guida l’Autorità portuale». Non ha usato mezzi termini ieri mattina il vice presidente del Cfft Sergio Serpente, in quella che poco prima il segretario territoriale della Filt Cgil aveva definito «una giornata che non avrei voluto mai vivere: si è scritta la più brutta pagina del porto». Alla 10, infatti, Chiquita, dopo aver saputo che da Molo Vespucci restava confermato l’accosto alla banchina 25, ha comunicato che non avrebbe attraccato a Civitavecchia e di far rotta su Livorno. Inutili anche i tentativi dei lavoratori Cfft e dei sindacati di un ultimo approccio con i vertici dell’ente.

La paura più grande dei sindacati è che la perdita di Chiquita (costituisce il 60% del lavoro del Cfft e circa il 20 dell’interno traffico container del porto) possa generare un effetto domino nello scalo, allontanando anche altre imprese. 

Difficile al momento calcolare i danni per il Cfft, a cui nel pomeriggio è stato comunicato che non arriverà neppure la bananiera prevista per martedì e che dalla prossima settimana, se non si potrà attraccare alla banchina 24, sarà annullato il servizio.
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Il Messaggero