Polemica a Chiavenna (Sondrio) dove domenica pomeriggio una ragazzina di 14 anni è morta in seguito a un malore. Nel Comune non era disponibile un'ambulanza con un...
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Da ormai due anni a Chiavenna manca un mezzo di soccorso avanzato con medico a bordo. La vittima, una giovane turista di Zuoz (Svizzera), località in Engadina, si è sentita male nei pressi dell'ex distributore di benzina Tamoil lungo la strada statale 37 del Maloja. La ragazzina, che pare avesse un problema cardiaco, è subito andata in arresto cardiocircolatorio. In pochi minuti sul posto, scattato l'allarme, è giunto il mezzo di soccorso di base della Croce rossa valchiavennasca, e il personale, resosi conto della gravità della situazione, ha chiesto rinforzi alla Centrale operativa del 118 di Bergamo. Dopo poco è arrivato anche il mezzo avanzato 1 che si trova nel vicino ospedale cittadino, con a bordo un infermiere specializzato che ha fatto tutto il possibile per rianimare l'adolescente.
Nonostante la celerità nell'intervento dell'eliambulanza decollata dalla base aerea di Como (quella sondriese era già impegnata in un altro intervento di soccorso), ci sono voluti circa 40 minuti di volo da quando la 14enne si è sentita male perché a soccorrerla giungesse, dal capoluogo lariano, un medico rianimatore, che si è trovato davanti una situazione disperata. Caricata sull'elicottero del 118, la giovanissima è spirata durante il volo, prima dell'arrivo all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero