Centri antiviolenza, accolte 43 mila donne nel 2017

Centri antiviolenza, accolte 43 mila donne nel 2017
Sono tantissime le donne che si rivolgono ai Centri antiviolenza e tante anche quelle che vi lavorano. Nel 2017 vi hanno fatto ricorso 43.467 donne e cioè 15,5 ogni 10mila....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sono tantissime le donne che si rivolgono ai Centri antiviolenza e tante anche quelle che vi lavorano. Nel 2017 vi hanno fatto ricorso 43.467 donne e cioè 15,5 ogni 10mila. E' quanto emerge da un report dell'Istat, redatto in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO), il CNR e le Regioni, sui dati che riguardano i 281 Centri antiviolenza (CAV) che svolgono attività a sostegno delle donne maltrattate e dei loro figli.


Il 67,2% di queste donne ha iniziato un percorso di uscita dalla violenza (10,7 ogni 10mila). Tra le donne che hanno iniziato tale percorso, il 63,7% ha figli, minorenni nel 72,8% dei casi. Le donne straniere costituiscono il 27% di quelle prese in carico.

I servizi offerti sono molteplici, dall'accoglienza (99,6%) al supporto psicologico (94,9%), dal supporto legale (96,8%) all'accompagnamento nel percorso verso l'autonomia abitativa (58,1%) e lavorativa (79,1%) e in generale verso l'autonomia (82,6%). Meno diffusi, il servizio di sostegno alla genitorialità (62,5%), quello di supporto ai figli minori (49,8%) e quello di mediazione linguistica (48,6%). L'82,2% dei Centri effettua la valutazione del rischio di recidiva della violenza sulla donna.

Se sono tantissime le donne oggetto di violenza, sono molte anche le professioniste che operano in queste strutture: circa 4.403 e, di queste, 1.933 (43,9%) sono retribuite mentre 2.470 (56,1%) risultano impegnate esclusivamente in forma volontaria.


Numerose sono le figure professionali di cui i Centri si avvalgono: operatrici di accoglienza (89,3%), psicologhe (91,7%), avvocate (94,1%), educatrici (50,2%). Scarsa invece la presenza di mediatrici culturali (28,9%). La formazione è uno degli aspetti qualificanti dei Centri antiviolenza: più di nove su dieci hanno svolto una formazione obbligatoria per le operatrici sulla tematica di genere. Tra i temi specifici affrontati i più frequenti sono la Convenzione di Istanbul (81,2% dei Centri ha offerto corsi sul tema), i diritti umani delle donne (64%), l'accoglienza delle donne migranti (51,3%). Minore invece la quota di Centri che hanno trattato l'accoglienza delle donne con disabilità nei loro corsi (15,2%). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero