Sulla villetta di Casteldiaccia, travolta dal fiume e nella quale sono morte 9 persone. «La casa travolta dal fiume era abusiva e pendeva dal 2008 un ordine di...
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Segnalammo che la situazione era pericolosa - prosegue - e che si trattava di zona ad altissimo rischio idrogeologico. Dalla denuncia non solo nulla si è mosso, ma hanno continuato a costruire nell'alveo del fiume». È il quadro descritto da Giuseppe Virga, sindaco di Altavilla Milicia, comune confinante con quello di Casteldaccia in cui nove persone, stanotte, sono morte per l'esondazione del fiume Milicia, il corso d'acqua che separa i due comuni.
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Un territorio quindi devastato dall'abusivismo. Almeno due lottizzazioni abusive, case fuori legge con fognature che scaricano nel fiume. «Da assessore e poi da sindaco - racconta - ho fatto prima segnalazioni verbali ai carabinieri, poi un esposto alla Procura di Termini Imerese insieme all'ex sindaco di Castedaccia Fabio Spatafora». «Il Milicia nel tempo ha ridimensionato la sua portata e ha fatto una specie di curva lasciando libero un tratto della vallata in cui sono state realizzate decine di costruzioni senza alcun rispetto delle distanze di legge. «Stanotte il fiume si è ripreso il suo letto - ha detto Virga - ed è successa la tragedia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero