Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha incontrato oggi a Palazzo Baracchini il carabiniere aggredito a Roma e gli ha conferito un encomio solenne: «È stato di...
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La Procura di Roma intanto ha avviagto un'indagine per individuare gli autori dell'aggressione al carabiniere. Un fascicolo, al momento contro ignoti, nel quale presto finirà il video, diventato virale in poche ore sul web, che ha ripreso le fasi della violenza messa in atto da un gruppo di ultras della Lazio nelle ore successiva alla sfida di Europa League tra la squadra biancoceleste e l'Eintracht Francoforte.
Il militare dell'Arma viene preso di mira con lancio di bottiglie e cassonetti perché «reo» di avere difeso un gruppo di turisti tedeschi.
Nelle immagini - che presto saranno all'attenzione dei magistrati - si vede il carabiniere che viene affrontato da un gruppo di uomini con il viso coperto che avevano «puntato» alcuni turisti tedeschi. «Infame! Vattene a f...!», urla il branco al carabiniere che non perde il controllo della situazione, indietreggia, impugna l'arma ma non lascia partire alcun corpo mentre viene colpito da oggetti, perfino un cassonetto. Per lui i medici hanno disposto una prognosi di sette giorni per trauma cranico.
La vicenda si è consumata nelle ore successive al match di coppa. Nel pomeriggio si erano registrati momenti di tensione quando i supporter tedeschi erano sfilati in centro esplodendo petardi, lanciando rifiuti, saccheggiando un supermercato e tentando di arrivare allo scontro con gli ultras biancocelesti. E dopo la partita, terminata con la sconfitta dei padroni di casa, si è scatenata una sorta di «caccia al tedesco» da parte degli ultras laziali. Una azione violenta scongiurata dalla prontezza di riflessi e dal sangue freddo di questo carabiniere. «Ho difeso persone impaurite, ho fatto solo il mio dovere», ha commentato il militare parlando con i colleghi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero