Verso il voto in Emilia Romagna, la candidatura della leghista Borgonzoni divide il centrodestra

La parlamentare leghista Lucia Borgonzoni
La data delle elezioni ancora manca, ma in Emilia-Romagna le grandi manovre in vista del voto per le regionali sono cominciate. Soprattutto nel centrodestra. Se sul fronte...

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La data delle elezioni ancora manca, ma in Emilia-Romagna le grandi manovre in vista del voto per le regionali sono cominciate. Soprattutto nel centrodestra. Se sul fronte opposto, a correre per lo scranno più alto di viale Aldo Moro e la riconferma sarà Stefano Bonaccini, la partita fra Lega, FI e FdI sembra ancora aperta. E non è scontato - come appariva nelle scorse settimane - che a sfidare il centrosinistra sia la senatrice leghista, Lucia Borgonzoni.


Questo perché, nei giorni scorsi, la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni ha chiarito agli alleati che sull'Emilia-Romagna «bisogna parlare ancora di tutto, ma bisogna partire dai candidati più spendibili per vincere», puntando magari su Galeazzo Bignami, fresco di passaggio da Forza Italia a FdI e perché indiscrezioni di stampa vorrebbero Borgonzoni in affanno rispetto all'attuale presidente regionale, tanto da far pensare a un suo eventuale passo indietro. Che in casa leghista, ad oggi, viene escluso categoricamente.

Sulla candidatura della parlamentare bolognese «non c'è alcun dubbio - taglia corto il segretario della Lega Romagna e deputato Jacopo Morrone - vedo con piacere che anche gli alleati, che una volta erano meno vivaci, si fanno sentire: penso sia di buon auspicio per la coalizione per poter vincere e liberarci finalmente dal governo della sinistra dopo tanti anni». Un cambio di rotta, ha argomentato, «a me non risulta. Mi risulta che ci sia un Partito democratico sempre più in difficoltà forse dovuta anche al meteorite di Renzi che non si aspettava e che si trova attualmente in un consiglio regionale in cui non sa neanche se i suoi compagni di viaggio siano con lui, con Matteo Renzi o con Zingaretti». Segretario dem che passerà in Emilia-Romagna il suo week-end: domani sera a Misano Adriatico, nel Riminese, e domenica a Bologna a concludere, sul palco, la Festa dell'Unità.


In un clima, a quanto pare, di cauto ottimismo. In attesa della data del voto - lunedì dovrebbe tenersi l'incontro tra Bonaccini e il presidente della Corte d'Appello per fissarla - e di capire se vi possano essere spazi per un dialogo con il Movimento 5 Stelle, sul fronte democratico si fa strada la sensazione di un centrosinistra in grado di superare la coalizione avversaria con Bonaccini capace di staccare Borgonzoni. E se a chiudere questa settimana della politica emiliano-romagnola toccherà a Zingaretti, sarà Italia Viva ad aprire quella nuova: la 'creaturà renziana debutterà lunedì a Ferrara in un incontro ribattezzato 'Un nuovo iniziò. A fare gli onori di casa all'ombra del Castello Estense, i deputati Maria Elena Boschi e Luigi Marattin e il vice presidente della Camera, Ettore Rosato.
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Il Messaggero