Camogli, i gabbiani fanno scempio delle salme precipitate in mare, una bara arriva fino a Genova

Il brandello di una salma portato da un gabbiano su una spiaggia non lontano dalla zona di Camogli dove parte del cimitero è crollato sugli scogli e in mare. Non...

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Il brandello di una salma portato da un gabbiano su una spiaggia non lontano dalla zona di Camogli dove parte del cimitero è crollato sugli scogli e in mare. Non c'è fine all'orrore del paese ligure dove è in atto una corsa contro il tempo, ostacolata dal maltempo, per recuperare circa 200 fra bare e urne. Intanto i gabbiani stanno facendo scempio delle salme. Secondo quanto apprende l'Ansa, oggi su una spiaggia di Camogli è stata trovata parte di un cadavere trasportato da un gabbiano.  

 

Camogli, frana al cimitero: 200 bare finiscono in mare

 

Inoltre i vigili del fuoco hanno recuperato un cadavere al largo di Vesima, subito dopo Genova Voltri. I pompieri hanno organizzato una perlustrazione con l'elicottero nel tratto di mare compreso tra Camogli e Genova dopo che parti di bare sono state avvistate davanti a Quinto, altra località genovese, dopo un tragitto in mare quindi di una ventina di chilometri. I pompieri pensano che le correnti stiano spostando i feretri verso il ponente. 

 

 

Insieme alla ricerca dei feretri va avanti l'inchiesta. I carabinieri hanno acquisito documenti al Comune di Camogli. In particolare i militari hanno prelevato documentazione e ordinanze relative ai lavori e stanno raccogliendo le testimonianze dei cittadini che hanno detto di aver segnalato in passato scricchiolii al cimitero. La procura di Genova ha aperto una inchiesta per frana colposa. Proseguono anche i lavori alla falesia interessata dal crollo. Sarà operativa da domani la rete wireless di sensori, montata da Vigili del fuoco per il monitoraggio.

«L'installazione della rete di sensori è propedeutica all'avvio delle operazioni a mare che avverranno tramite il Comsubin della Marina militare insieme a tutte le altre forze dello Stato per le operazioni di recupero dei feretri, ed è il risultato della sinergia messa in campo tra Protezione civile regionale e Dipartimento nazionale con il supporto dei tecnici specializzati della Fondazione Cima e dell'Università di Firenze», dice l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. Nel frattempo il Comune sta proseguendo le operazioni di smontaggio di alcune parti del cimitero ancora in situazione precaria dopo il crollo. E dopo giorni di rabbia oggi è quello della solidarietà. La Rari Nantes Camogli, società di pallanuoto, ha organizzato una raccolta fondi on line per la ricostruzione del cimitero, mentre un aiuto più operativo è arrivato da due ditte specializzate in lavori di alpinismo, Tecnoart ed Euroimpianti, che hanno dato la loro disponibilità per operare sulla parete a titolo gratuito sia al recupero sia alla messa in sicurezza del costone.

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Il Messaggero