Cade a terra per un malore e per 40 minuti nessuno lo aiuta: «Quegli automobilisti mi scansavano senza fermarsi»

La denuncia di un giovane di Pasiano, Pordenone

Cade a terra per un malore e per 40 minuti nessuno lo aiuta: «Quegli automobilisti mi scansavano senza fermarsi»
Una brutta caduta per strada in seguito a un malore, la paura e l'angoscia di restare a terra mentre nessuno si ferma per prestare soccorso, se non dopo diverso...

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Una brutta caduta per strada in seguito a un malore, la paura e l'angoscia di restare a terra mentre nessuno si ferma per prestare soccorso, se non dopo diverso tempo. È la disavventura raccontata da un giovane di Pordenone, Massimo D., nella sua pagina facebook "Orso Buono Max", che lunedì pomeriggio stava percorrendo a piedi via Visinale Centro, a Pasiano, in compagnia del suo cane e di un amico, quando si è verificato un malaugurato episodio di inciviltà, stando a come lo descrive il diretto interessato.


“Scrivo quel che mi è accaduto, nella speranza che non succeda mai più a nessuno. Camminavo con il mio cucciolo e, mentre si passeggiava, io, il mio migliore amico e il mio cagnolino, si è verificato un incidente. Una brutta caduta, che mi ha procurato tanto dolore. Il mio amico è andato a prendere l'auto per riportarmi a casa; nel contempo cercavo anch'io un aiuto che non arrivava", racconta sui social Massimo D. "Voglio salutare tutti gli automobilisti che, intorno alle 17 di lunedì 18 dicembre, mi hanno letteralmente scansato, passando oltre la mia persona e il mio cucciolo in via Visinale Centro".


Il malcapitato è rimasto a lungo a terra, dolorante e impossibilitato a muoversi, fino a che, finalmente (è proprio il caso di dirlo), qualcuno ha cominciato a capire che era successo qualcosa di serio all'uomo che attendeva di essere soccorso. "Saluto la persona che, prima mi ha negato il suo aiuto e che ha in parte compreso, dopo circa 40 minuti e più, che la grave caduta era reale".


La stessa persona, dalla ricostruzione postata nella pagina "Orso Buono Max", "è arrivata come per miracolo una seconda volta, ritrovando il cellulare che avevo smarrito in seguito al malore".


Massimo D. quando, infine, è stato portato al Pronto soccorso dell'Ospedale di Pordenone, è stato sottoposto a una serie di accertamenti clinici, per verificare le origini del malore e le conseguenze della caduta. "Comunque sia, il mio sincero grazie va alla persona che, suo malgrado, mi ha dato il suo aiuto. Di quelle auto che hanno omesso il soccorso, mi spiace di non aver potuto, per evidenti motivi di salute, ricordare le targhe. Se ciò fosse stato possibile avrei già fatto ciò che c'era da fare", prosegue il giovane, "Per chiudere tutto il discorso, dico a chi non mi ha prestato soccorso che Dio esiste e mi auguro che non debbano mai soffrire come ho sofferto io in quelle ore. Per farvi comprendere la differenza tra me e voi, vi dò di cuore il mio augurio di buon Natale. Mi farebbe piacere conoscervi tutti e poter dire, ad ognuno di voi, cosa ho provato, ma posso soltanto condividere il mio motto: fai del bene e scordalo, fai del male e pensaci". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero