Bus surfing, la nuova pericolosa moda dei ragazzi appesi al mezzo. «Non è il primo episodio in Italia»

A lanciare l'allarme è l'Assessora comunale ai Trasporti di Torino, Chiara Foglietta, in un post pubblicato sul suo profilo Instagram

Bus surfing, che cos'è la nuova pericolosa moda dei ragazzi appesi ai bus. La denuncia dell'Assessora: non è il primo episodio in Italia
La pericolosa moda del "bus surfing" è arrivata anche a Torino. Dei ragazzi sono stati segnalati mentre erano appesi alla parte posteriore di un bus in movimento,...

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La pericolosa moda del "bus surfing" è arrivata anche a Torino. Dei ragazzi sono stati segnalati mentre erano appesi alla parte posteriore di un bus in movimento, incuranti dei rischi. 

Il fatto

A lanciare l'allarme è l'Assessora comunale ai Trasporti di Torino, Chiara Foglietta, in un post pubblicato sul suo profilo Instagram. Nella foto condivisa si vedono un ragazzo e una ragazza attaccati al retro di un bus della linea 12, nel quartiere Santa Rita. La presenza, a quanto sembra, è stata notata da un passeggero e segnalata all'autista che ha provveduto a fermare immediatamente il mezzo. I due giovani si sono dati subito alla fuga. 

Le parole dell'Assessora 

L'Assessora Foglietta racconta di essere appena rientrata a casa dopo «due intense ore a San Salvario per confrontarmi con la cittadinanza sulle migliorie da apportare al trasporto pubblico locale», quando riceve la comunicazione da GTT (Gruppo torinese trasporti) riguardo i due ragazzi. Foglietta si è detta preoccupata, definendo il gesto «grave e pericoloso» e aggiungendo che «anche un assessore a un certo punto non trova più le parole». 

I precedenti 

La stessa Assessora Chiara Foglietta ha affermato: «ogni tanto questo “gioco” - purtroppo - torna alla ribalta, nelle diverse città». Non è infatti la prima volta che si verificano episodi simili.

Pochi giorni fa era stato denunciato un altro caso di “bus surfing” nel Lodigiano in un video diventato subito virale. La settimana precedente, invece, un ragazzo era rimasto aggrappato al retro di un autobus per circa sette chilometri partendo da Pieve Fissiraga. 

 

 

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Il Messaggero