Rgazzino, figlio di un politico, picchiato dai bulli nei bagni della : la Polizia di Stato indaga sull'aggressione subita oggi nei bagni di una scuola media di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Perseguitata dai bulli dopo un abuso sessuale: 16enne si getta dal 34esimo piano al ritorno da scuola
Vittima dei bulli perché malato, anche due prof lo deridono in classe
Il suo aggressore è stato identificato. Si tratta di un dodicenne che frequenta lo stesso istituto scolastico al centro della città. Secondo la versione della vittima, l'aggressione sarebbe avvenuta senza un motivo e senza che tra i due ragazzi ci fossero stati in precedenza motivi di attrito.
Ad evitare il peggio sono stati i compagni di scuola della vittima che hanno tentato di frenare la furia dell'aggressore e lanciato l'allarme che ha fatto intervenire gli insegnanti e il personale amministrativo dell'istituto. Il padre del tredicenne non ha escluso di presentare una denuncia-querela nei confronti del giovanissimo aggressore.
La dirigente scolastica della scuola, ascoltata dagli investigatori, ha confermato la lite tra i due studenti aggiungendo però di non conoscerne i motivi. Sta di fatto che durante il litigio la vittima sarebbe stata colpita da un pugno in pieno volto. Stando al referto dei medici del Pronto Soccorso dell'ospedale Moscati di Avellino, dove il ragazzino è stato ricoverato in Codice Verde e dimesso con una prognosi di dieci giorni, l'aggressione è stata molto violenta.
La vittima, colpita più volte con particolare durezza, ha infatti riportato un forte trauma all'occhio sinistro e all'arcata dentaria inferiore, oltre ad uno choc psichico da violenza fisica. Suo padre, un politico locale noto in città, ha pubblicato sul suo profilo Fb il referto medico accompagnato da un post nel quale ricorda a tutte le istituzioni, a cominciare da quelle scolastiche, «il dovere di fare la propria parte per prevenire e reprimere i fenomeni di bullismo. Diversamente ognuno ha fallito. La scuola - ha concluso - oltre ad essere un luogo educativo e di formazione, deve essere un luogo sicuro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero