Lo avrebbero stordito, mettendo nella sua birra una dose massiccia di Rivotril e Nozinan, per derubarlo. È morto dopo una lunghissima agonia, durata probabilmente...
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La vittima è morta per arresto cardiaco. Ma dall'autopsia è emerso che sarebbe rimasto in stato comatoso per molte ore prima che il cuore cedesse. Gli indagati si erano sposati da poco e la donna era uscita dal carcere la scorsa primavera dopo avere scontato una pena di 6 anni: era stata condannata per avere narcotizzato e rapinato un venditore porta a porta che nel 2013 era andato a casa sua, a Monghidoro, per fare la dimostrazione di un elettrodomestico. La droga era stata sciolta in un caffé offerto alla vittima che, in quel caso, si era salvata. Lunedì è in programma l'udienza di convalida del fermo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero